Nella tradizione della nostra terra di Taranto la Settimana Santa e’ particolarmente sentita e partecipata con una serie di riti. A Leporano i riti della Settimana Santa iniziano il Venerdì di Passione (quello che precede la Domenica delle Palme) con la processione dell’Addolorata, la B.V. Maria che piange il suo Figliuolo ucciso per noi uomini. Altro appuntamento importante è il Lunedì Santo con la rappresentazione della “ Via Crucis Vivente” , la messa in scena delle ultime ore di vita di Gesù: un centinaio di giovani rappresentano in costumi d’epoca, con dialohi tratti dai vangeli , nella pittoresca scenografia del centro storico, l’ultima cena di Gesù, la preghiera nel giardino del Getsemani, l’arresto con il tradimento di Giuda, il processo davanti ai Sommi Sacerdoti, il rinnegamento di Pietro, il giudizio davanti a Pilato, la via dolorosa con le cadute, la Veronica, le pie donne, la crocifissione, la straziante pietà, la Madonna che piange Gesù morto e deposto dalla croce, la resurrezione, le apparizioni di Gesù alla Maddalena e agli Apostoli.
Questa manifestazione unica nel suo genere, attira un enorme concorso di popolo che cresce sempre di più di anno in anno; gode dell’alto patrocinio della Provincia di Taranto, dell’Arcidiocesi di Taranto e del comune di Leporano.
Molto sentito è anche il cosiddetto “ Sepolcro”, il repositorio del SS. Sacramento la notte del Giovedì Santo; l’allestimento dell’altare maggiore con simboli e tantissimi fiori e ceri per adorare il Signore nel Sacramento dell’Altare. Ma il culmine della Settimana Santa si ha il Venerdì Santo, giorno commemorativo della Passione e Morte del Signore. Alle ore 19:00, al suono delle “troccole”, speciali strumenti che agitati ricordano alla gente che passano i “ Misteri”, iniziano a sfilare lentamente dalla Chiesa Madre i “Perdoni”, penitenti incappucciati per vivere nel nascondimento la loro “mortificazione”, che a piedi nudi; recando i simboli della passione, aprono la processione.Poi sfilano le otto settecentesche ed artistiche statue: Gesù nell’orto degli ulivi confortato dall’angelo, la flagellazione, Gesù alla loggia, la caduta sotto la croce, la crocifissione, la sindone, Gesù morto attorniato da quattro donne vestite di nero e da Carabinieri in alta uniforme, ed infine l’Addolorata nel suo nero vestito di lutto con il volto impietrito dal dolore, il fazzoletto nelle mani. Le bande eseguono marce funebri strazianti , mentre tra due ali di folla, il corteo lentamente avanza lungo le viuzze dell’antico borgo di Leporano.
La mestizia della Settimana Sante lascia lo spazio alla gioia nel giorno di Pasqua, quando i bambini mangiano le “ scarcelle”, tipico dolce locale fatto di pasta frolla e al centro un uovo sodo,
simbolo della vita, un misto tra antichi usi pagani,ancora vivi nel nostro popolo e riti cristiani , che mescolandosi insieme alla tradizione viva del nostro popolo, ha dato vita a questi
fenomeni unici nel loro genere.
Le foto sono state scattate da Mino Lo Re.