In presenza di materiali friabili (ad esempio spruzzati) con probabile presenza di amianto occorre rivolgersi a ditte autorizzate dotate di personale specializzato. Gli elenchi delle ditte autorizzate sono disponibili presso la Camera di Commercio. Per evitare rischi per la salute non bisogna mai intervenire direttamente su materiali friabili sospetti. In presenza di materiali compatti - come nel caso di manufatti in cemento amianto- è necessario effettuare una valutazione sul loro stato di conservazione e manutenzione e nel caso, intervenire con la rimozione o con operazioni di manutenzione quali:
Il manufatto in cemento amianto - in genere lastre- è trattato in superficie con sostanze di natura sintetica, che inglobano e bloccano le fibre di amianto nella matrice cementizia per impedirne
il rilascio nell'ambiente. La tecnica è utilizzata preferibilmente su coperture ancora funzionali con superfici poco deteriorate e dotate di buona resistenza meccanica. Le sostanze incapsulanti
sono di due tipi: impregnanti e ricoprenti.
Gli impregnanti penetrano nello strato superficiale e bloccano le fibre tra loro fissandole alla matrice cementizia.
I prodotti ricoprenti formano sulla superficie delle lastre una membrana protettiva abbastanza spessa che ostacola il distacco delle fibre e preserva la lastra
dall'azione di deterioramento degli agenti atmosferici. Questi prodotti sono spesso miscelati con pigmenti e/o additivati con ulteriori sostanze che ne accrescono la resistenza agli agenti
atmosferici e ai raggi ultravioletti.
L'operazione deve essere svolta in conformità al D.M. 06/09/1994 e al D.M. 20/08/1999 che, in allegato 2 riporta le indicazioni specifiche per questo tipo di intervento.
I risultati più efficaci e duraturi nell'incapsulamento sono ottenuti in genere con l'uso di entrambi i prodotti.
L'incapsulamento richiede necessariamente un trattamento preliminare della superficie del manufatto, al fine di pulirla e di garantire l'adesione del prodotto incapsulante. I prodotti hanno
infatti una capacità incapsulante minore se sulla superficie sono presenti concrezioni di natura organica come muschi, licheni ecc.. In presenza di tali materiali è preferibile operare una
pulizia della superficie che però a sua volta può comportare la liberazione di fibre. Il trattamento deve pertanto essere effettuato con attrezzature idonee che evitino la liberazione di fibre di
amianto nell'ambiente e consentano il recupero ed il trattamento delle acque di lavaggio. E' quindi preferibile utilizzare il metodo solo in caso di materiali in buono stato di
conservazione.
L’operazione naturalmente non elimina definitivamente l’amianto pertanto è necessario che il proprietario il proprietario formalizzi un programma di controlli periodici e di manutenzione
nominando un Responsabile preposto alla sua applicazione
Consiste nell'installazione di una barriera che separi i materiali contenenti amianto dalle aree occupate dell'edificio. Se l'intervento non è associato all'incapsulamento, all'interno dell'area confinata si continua ad avere il rilascio di fibre pertanto il sistema di confinamento adottato deve essere a tenuta. L'intervento deve essere eseguito in conformità al D.M. 06/09/1994 e al D.M. 20/08/1999 se viene effettuato anche l'incapsulamento.
Come per l'incapsulamento il proprietario deve formalizzare un programma di manutenzione e controllo nominando un Responsabile preposto alla sua applicazione.