Ciceria e tria è uno dei piatti più rappresentativi della tradizione gastronomica Salentina.
Forse uno dei più antichi. Sono citati perfino dal poeta latino Orazio, che ne decantava il sapore. Questa minestra semplice fatta di ceci, porro e pasta fresca è rimasta nella tradizione delle terre Salentine per oltre duemila anni, acquisendo il nome di Tria, di influenza araba (da itriya che significa pasta secca).
L’idea originale di questo piatto sta soprattutto nel fatto che una parte della pasta viene fritta in olio di oliva.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
- 300 gr di Ceci secchi;
- 50 gr di Semola di grano duro;
- 200 gr di Farina di grano duro;
- 1 Cipolla;
- 1 costa di sedano Rosmarino q.b.;
- 2 spicchi d’aglio;
- 2 foglie di Alloro Olio extravergine di Oliva;
- 2 Peperoncini freschi;
- Sale.
PREPARAZIONE:
Prima di cominciare a preparare la ricetta, c’è da tenere conto del tempo necessario per ammorbidire i ceci secchi. Quindi, la sera precedente mettete i ceci a mollo nell’acqua a temperatura ambiente con un po’ di sale, in modo che riprendano vigore.
Una volta che i ceci si saranno ammollati, scolateli e versateli in una pentola molto capiente. Aggiungete una costa di sedano ed una cipolla e riempite il volume rimanente di acqua. Aggiungete una presa di sale grosso e lasciate bollire il tutto.
Lasciate cuocere per oltre 2 ore, controllando che i ceci siano diventati teneri. Se così non fosse, continuate con la cottura. Prendete poi una parte di ceci e passateli nel passaverdura, tenendo a parte il passato di ceci.
Possiamo sfruttare il tempo di cottura dei ceci per cominciare a preparare la pasta fresca.
In una spianatoia o un tavolo piano, versate la semola di grano duro e la farina di grano duro formando una fontana con la cavità al centro ed aggiungete via via dell’acqua finché non otterrete un impasto omogeneo e compatto.
Una volta raggiunta la corretta consistenza della pasta, fatene una palla e copritela con un canovaccio umido in un recipiente sufficientemente capiente. Fate riposare la pasta in un ambiente asciutto per circa mezz’ora.
Passato questo tempo, cospargete la spianatoia di farina e stendete la pasta fino ad ottenere una sfoglia abbastanza sottile. Arrotolatela su se stessa e successivamente tagliatela in modo da ottenere delle strisce di circa 1 cm di larghezza. Dividete la pasta in due parti, una circa un terzo dell’altra.
Adesso che la pasta è pronta, cominciamo a preparare il sugo.
Prendete un tegame di coccio molto capiente. Aggiungete un cucchiaio di olio extravergine di oliva, il rametto di rosmarino e una o due foglie di alloro, ed uno spicchio d’aglio. Fate rosolare il tutto per circa 3 minuti, poi aggiungete i ceci insieme ad una parte del brodo aiutandovi con un mestolo.
In un’altra pentola mettete a bollire il brodo rimanente (se necessario aggiungete altra acqua). Una volta che il brodo bollirà, aggiungeteci la porzione più abbondante di strisce di pasta fresca (i due terzi). Mentre l’altro terzo soffriggetelo in una padella con olio extravergine di oliva ed uno spicchio d’aglio.
Fate dorare per bene le strisce di pasta, all’inizio senza mescolare troppo, poi quando avranno cominciato a formare la crosticina ed a gonfiarsi leggermente, cominciate a mescolare.
Quando le strisce di pasta saranno diventate uniformemente croccanti ed avranno assunto una colorazione dorata, toglietele dalla padella e versatele sopra un panno di carta assorbente ad asciugare. Scartate lo spicchio d’aglio.
Nella zuppiera in cui stavano cuocendo i ceci con il soffritto, aggiungete dapprima i ceci passati, e poi dopo pochi minuti le strisce di pasta lessata.
Lasciate insaporire ancora per pochi minuti il tutto e poi spegnete.
Aggiungete le strisce di pasta fritta nella zuppiera e mescolate per un po’.
Tagliuzzate i peperoncini freschi in un piccolo contenitore aggiungendo olio extravergine di oliva e serviteli insieme alla zuppiera, in modo che si possano aggiungere a piacimento.
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