10.01.2017 - Durante l'incontro organizzato da Confcooperative Taranto la Direttrice della Comunità Educativa Crescere Pulsano Pina Giannotti lancia l'allarme chiusura.
Confcooperative Taranto attacca il Comune sulla gestione dei migranti minori non accompagnati. Una popolazione di settemila ragazzi che raggiungono annualmente l’Italia. Non è stata favorita una relazione di efficacia con le cooperative, denuncia il presidente Confcooperative Carlo Martello.
Eppure, i minori, tra le famiglie e le comunità educative, potrebbero avere un posto e un aiuto. Sono invece abbandonati, diventando facili prede della miseria e dell’illegalità’, nella totale “violazione della Costituzione e di duemila anni di cattolicesimo”, osserva Martello.
“Dovrebbero avere un tutore, essendo minorenni – spiega – ma il Comune, a tre mesi dall’intervento della Prefettura, non ha dato alcun segnale concreto”. “Come dare questo tutore? Attraverso l’affido familiare o inserendoli nelle comunità educative gestite dalle cooperative sociali. Questi non sono soggetti speculativi – chiarisce – ma una rete di professionisti che aiuta il minore nello studio e nell’inserimento nella società”.
La destinazione dei minori migranti passa per il Tribunale per i minori. E le cooperative sono chiamate a dare una risposta concreta di aiuto, ma “le rette arrivano perfino con due anni di ritardo e spesso non vengono neppure rinnovate”.
E' proprio questo il motivo per cui la Comunità Educativa Crescere di Pulsano rischia, a fine anno, di chiudere.
Come spiega la Direttrice della Comunità Pina Giannotti: abbiamo accettato di aderire a questo ricatto perchè avevamo delle comunità da mantenere. Ci è stato proposto di accogliere dei minori in stato d'emergenza a 25 euro al giorno. Inizialmente abbiamo rifiutato, ma successivamente siamo stati costretti ad accettare perchè le nostre comunità erano vuote e rischiavamo dei licenziamenti.
Per far fronte - ha dichiarato Pina Giannotti - a tutto ciò abbiamo accettato di aderire a questi ricatti pensando di potercela fare. Purtroppo i pagamenti arrivano con notevole ritardo, siamo costretti a chiedere le elemosina al Prefetto ed al Comune che ogni tanto ci danno dei piccoli acconti che non bastano. Ancora ci devono pagare tutto il 2015. In questo modo a fine anno siamo costretti a chiudere.
Scrivi commento