22.05.2017 - A seguito dell'omicidio del 29enne Ciro Piccione, avvenuto il 12 maggio 2017 in San Giorgio Jonico (TA), i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Taranto e del Nucleo Operativo della Compagnia dei Carabinieri di Martina Franca, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica Jonica, un 29enne S. M. incensurato, operatore ecologico di Lizzano (TA) Co l'accusa di omicidio e detenazione e porto abusivo di una pistole.
L'uomo è il fidanzato della figlia di un'amica della vittima. Nell'arco temporale ricompreso tra la sera dell'11 maggio e la mattina del 12, giorno in cui è avvenuto l'omicidio, L'uomo aveva avuto contatti telefonici con il deceduto. Inoltre, numerose immagini di telecamere di videosorveglianza documentano un'Audi A4 SW nera, come quella in uso dall'uomo in prossimità del deposito di mezzi agricoli di San Giorgio Jonico dove è avvenuto l'omicidio.
Oggi, il 29enne di Lizzano, è stato condotto on caserma per essere sentito ed alla presenza dei suoi legali di fiducia ha reso piena confessione assumendosi le responsabilità dell'omicidio.
L'uomo ha dichiarato di aver fissato un incontro con la vittima per esternargli il proprio dissenso e quello della sua fidanzata rispetto all'amicizia che coltivava nei confronti della madre di quest'ultima, evidenziando che il delitto è maturato durante una colluttazione da lui intrapresa per disarmare la vittima, che improvvisamente aveva estratto una pistola dalla qualé erano partiti due colpi. L'uomo, presa la pisola si allontanava dal luogo del delitto per poi disfarsi dell'arma lanciandola in mare.
Con gli elementi raccolti, il PM. Dr. Maurizio Carbone, ha emesso il fermo dell'uomo che è stato condotto presso la Casa Circondariale di Taranto, in attesa della richiesta di convalida del fermo al Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Taranto.
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