11.08.2012 - Pasquale Zoppo, finanziere da una vita con il pallino della politica ( ex Assessore del Comune di Pulsano, accanto all'epoca Sindaco Luigi Laterza) e suo cugino Pietro Carrieri,
tarantino di 38 anni, avrebbero costretto il gestore di un distributore di carburanti a corrispondere la somma di 3000 euro per “insabbiare” una fantomatica indagine su presunte false
fatturazioni e commercializzazione illegale di gasolio, che la Guardia di Finanza avrebbe avviato sul suo conto. Il militare è stato fermato ieri sera dai carabinieri del nucleo operativo
di Massafra al termine del blitz scattato dopo la denuncia del titolare di una stazione di servizio.
Il commerciante, spaventato per l’accertamento e per l'eventuali sanzioni che avrebbe dovuto sopportare se ci fosse stata una verifica delle Fimme Gialle, si è mostrato subito disponibile,
ma a causa della crisi, non avrebbe potuto completamente soddisfare l'eventuali multe. Qualche giorno dopo il maresciallo Pasquale Zoppo e suo cugino si sono presentati al benzinaio,
mostrandosi disponibile ad “insabbiare” l’inchiesta in cambio di denaro (somma pari a 3000 euro). La vittima, non fidandosi, ha chiesto a Zoppo di verificare la sua identità
attraverso il tesserino di riconoscimento. È cosi che il benzinaio è riuscito a rilevare le generalità del 46enne e il numero di matricola, elementi rivelatisi determinanti per la sua
identificazione.
Dopo la denuncia sono state filmate, fotografate e persino intercettate i loro incontri e discussioni. I carabinieri hanno così stabilito che le condotte illecite contestate al maresciallo Pasquale Zoppo corrispondono ad una personalissima iniziativa dell’infedele finanziere che per nulla coinvolgono il reparto di appartenenza.
La mattina del 9 Agosto i militari del tenente Giuseppe Beltempo, in collaborazione con i colleghi del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Taranto, hanno arrestato in
flagranza di reato il cugino del finanziere che si era recato dalla vittima per riscuotere una parte dell’importo pattuito, pari ad euro 500, che avrebbe in seguito consegnato a Pasquale Zoppo.
Poco dopo è toccato al finanziere, nei confronti del quale si è proceduto a fermo di indiziato di delitto che dovra comparire dinanzi al giudice per provare a spiegare le sue
motivazioni.
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