01.08.2012 - Dai risultati del monitoraggio di Goletta Verde (Legambiente) si apprende che la marina di Pulsano è una tra le più inquinate delle coste pugliesi.
Stando alle rilevazioni di Goletta verde che ha analizzato le acque in corrispondenza delle foci dei fiumi, dei canali, degli scarichi non depurati adeguatamente e con situazioni critiche diffuse; i punti di mare più inquinati delle coste pugliesi sono: Castellaneta marina, Palagiano e Marina di Pulsano per quanto riguarda Taranto; Pane e pomodoro per quanto riguarda la città di Bari.
E' quanto emerso dal monitoraggio scientifico della campagna itinerante di Legambiente, che ogni estate solca il mare italiano per dare un voto alla qualità delle acque e dei
litorali. I dettagli del livello di inquinamento microbiologico delle acque sono stati illustrati a Bari dal presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini, Stefano Ciafani, Vice
presidente di Legambiente, e dall'assessore ai Lavori pubblici e Protezione civile della Regione Puglia, Fabiano Amati.
Sui 20 punti esaminati 10 campioni sono risultati 'fortemente inquinati' e 3 'inquinati'. Valori batteriologici superiori ai limiti di legge - è stato spiegato - sono stati riscontrati in
cinque punti campionati nella provincia di Taranto: ancora guai nel Comune di Pulsano, in località marina di Pulsano, nei pressi dello scarico del depuratore e a Lizzano, nei pressi del Canale
dei Cupi, dove è stata rilevata abbondante presenza di fioriture e di rifiuti nelle quali i prelievi hanno rilevato la presenza di acque fortemente inquinate; a Castellaneta Marina, in località
Romanazzi, presso la foce del fiume Lato; a Palagiano, presso la foce del fiume Lenne; a Massafra, verso la foce del fiume Patemisco all'interno della Riserva Naturale Biogenetica
Stornara.
A Bari come punto inquinato si riconferma per l'ennesima volta "Pane e Pomodoro", sul lungomare Perotti. Nella zona di Brindisi sono tre i punti critici: a Carovigno, in località Torre Guaceto, presso la Foce Canale Reale in località Torre Testa; a Fasano, in località La Forcatella; a Brindisi, in località Torre Testa, presso il Canale Gianicola (questi ultimi due fortemente inquinati). Ancora criticità nella Bat, dove tre campionamenti realizzati indicano la presenza di acque fortemente inquinate: a Bisceglie, in località Torre Calderina, nei pressi dello scarico a mare del depuratore; a Margherita di Savoia, alla foce dell'Ofanto; a Trani, presso lo scarico nei pressi della Villa Comunale sul Lungomare Piazzale Chiarelli.
Nella provincia di Foggia le acque vengono classificate come fortemente inquinate nel comune di Zapponeta, in località Foggiamare-Lido Rivoli, presso la foce Torrente Carapelle.
Lungo la costa pugliese sono state controllate anche alcune spiagge in gran parte segnalate dai cittadini come punti critici, ma che hanno registrato livelli di inquinamento batterico entro i limiti di legge.
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franco luis (mercoledì, 01 agosto 2012 21:39)
non parliamo di pulsano,ci abito dal 95 è non ho mai assistito a un popolo e per popolo intendo chi vive in un area anche se circoscritta,come un piccolo comune,che no riesce,merito anche dell'amministrazione,a rendere questo territorio appetibile per i turisti,secondo me manca la volontà di fare le cose,chi ha la possibilità non si muove,chi ha le idee ha le mani legate perchè non conosce le persone giuste,è la solita storia di questo paese chiamato italia,rivisitata in piccolo,ma secondo voi ci vuole tanto per realizzare degli approdi per barche,per creare una sorta di banchina di attracco,e far posto a turisti in cerca di ormeggi e altro ? no non ci vuole molto innanzitutto ci vuole la volontà,in seconda battuta bisogna esser onesti,se si pensa prima di dover capire quanto ci si può mettere in tasca e poi si pensa all'opera da fare,questa non si farà mai e la vita continua ad andare avanti sempre più sulla strada del declino,che altro dire,niente assolutamente niente,pulsano è un paese destinato a sparire,quando tutti i giovani si saranno reindirizzati verso altri luoghi,quando avranno creato famiglie lontano da qui e destinati i loro guadagni in altre realtà,le aziende del posto venderanno i loro servizi a chi ? alle lumache !!!!
antonio terracciano (mercoledì, 01 agosto 2012 23:45)
Ho letto con molta attenzione il commento di Franco Luis, ed ho avuto la sensazione di tornare indietro di 20 anni. Si perchè se qualcuno ricorda mi sono sempre battuto per portare avanti iniziative che certamente avrebbero portato sviluppo al territorio, ma ahimè, mi sono accorto troppo tardi che parlavo ad un popolo di sordi.
Quello che più mi dispiace è che non sarano sufficienti nemmeno un paio di secoli affinchè le cose possano cambiare.
Nel lontano 1990 l'allora Camping Lido Silvana realizzò un depuratore per le acque reflue che scaricava per irrigazione al lato nord, costo 140.000.000 delle vecchie lire, senza alcun finanziamento pubblico, ebbene anzichè apprezzare l'iniziativa fu denunciato per abuso edilizio. Ora in Campeggio non c'è più ma credo che le vasche di depurazione (in cemento armato) siano ancora li a testimonianza di quanto affermato.
Avrei ancora molte cose da dire caro Franco, ma preferisco fermarmi qui per non cadere nella polemica e nella retorica magari in qualche altra occasione potrò dare un mio contributo "storico" al mancato sviluppo di un territorio dalle potenzialità infinite. Un caro saluto a tutti i Pulsanesi.
mimmo di lauro (sabato, 04 agosto 2012 16:56)
non e' vero che il mare di pulsano sia uno dei piu' inquinati.
non e' vero che goletta verde lo abbia detto o scritto.goletta verde ha detto che il mare e' inquinato solo alla foce dello scarico delle acque del depuratore. prelievo fatto solo alla foce dello scarico del depuratore.
ILLUMINATO DAL SIGNORE (lunedì, 06 agosto 2012 18:38)
MERDE! (Chiedo scusa per il francesismo)
Francesco Mele (sabato, 11 agosto 2012 14:13)
Una caratteristica delle spiagge pulsanesi è la conformazione a conca, chiuse cioè da entrambi i lati. Se si ha il coraggio di andare a mare nei giorni di maggiore affluenza i primi 50 metri risentono della mancanza di ricambio.
Il risultato è che per bagnarsi in acque all'apparenza decenti bisogna percorrere tratti di acqua gialla e calda (se non avete capito a cosa mi riferisco vi faccio un disegnino).
Una caratteristica dei pulsanesi è non ammettere la succitata evidenza.