28.08.2012 - Dopo l'allarme nella marina di Lizzano anche sul litorale di Pulsano il mare ha assunto un colore verdastro. Nella marina di Lizzano questo fenomeno è stato la conseguenza dello scarico a mare del depuratore. Scarico che grazie all'intervento del Sindaco Dario Macripò è stato bloccato con obbligo per l'Acquedotto Pugliese a scaricare in falda le acque depurate. Questo tipo di intervento ha salvaguardato il mare e i turisti che si riversano in quel tratto di litorale nel periodo estivo.
Ma ieri le acque della Baia Serrone hanno assunto un colore verdastro. Subito sono partite le segnalazioni da parte dei gestori degli stabilimenti balneari e dei cittadini che più volte avevano già segnalato la colorazione scura del mare.
Questo fenomeno è stato immeditamente accostato al depuratore consortile di Pulsano e Leporano che da anni scarica a mare i liquami non depuirati (Legambiente nel Luglio 2012 ha raccolto dei
capioni di acqua in quel tratto di costa classificandoli come ACQUE FORTEMENTE INQUINATE).
Non è la prima volta che questo tipo di problema si affaccia sulla marina di Pulsano, lo stesso Sindaco di Pulsano Giuseppe Ecclessa ha dichiarato:
“Mi sento di dire che il depuratore non c’entra nulla con la colorazione scura del mare. Negli anni scorsi ce ne siamo occupati con biologi marini che hanno dimostrato che il calpestìo di
migliaia di bagnanti che in questo periodo si riversano sulle nostre coste può provocare la movimentazione di sostanze che intorpidiscono l’acqua. Inoltre esiste il rischio che le case a ridosso
della costa possano non scaricare opportunamente le acque reflue” conclude Ecclesia “Questa sarà l’ultima estate con questi sospetti e problemi”.
Infatti ad ottobre finiranno il lavori del primo appalto a carico del Comune di Pulsano e a marzo quelli del secondo appalto a carico dell' Aquedotto Pugliese per il recapito finale del nuovo
depuratore consortile di Leporano e Pulsano che nella prossima primavera dovrebbe entrare in funzione.
Le dichiarazioni del Sindaco non tranquillizzano i cittadini e i turistri che ogni giorno affollano le spiagge del versante orientale. Ogni giorno si moltiplicano i casi di patologie ed affezioni della cute che desta seria preoccupazione.
Dopo la denuncia fatta dall’ambientalista Mimmo Carrieri il fenomeno va espandendosi a macchia d’olio. Segnalazioni provenienti da tutto il litorale orientale della provincia, particolarmente
interessato dal fenomeno il tratto di costa che va da Campomarino a Torre Columena. Sono già molti i bagnanti che hanno accusato fastidiose manifestazioni quali eruzioni cutanee, comparse di
macchie su estese parti del corpo, comprese parti intime e cuoio capelluto, associate a pruriti e bruciori diffusi. Tantissimi coloro che si sono recati presso i presidi sanitari estivi e presso
il pronto soccorso dell’ospedale civile Taranto e di Manduria, allarmati dall’improvviso manifestarsi di tali episodi.
Hanno dichiarato gli operatori sanitari del “Giannuzzi”:
«In effetti nel corso delle ultime settimane si è registrata una vera e propria impennata di richieste d’intervento per la comparsa di sintomi strettamente connessi a patologie
cutanee».
Arriva anche la conferma di uno specialista con studio medico in Manduria:
«Sin dall’avvio della stagione estiva 2012 si è registrato un considerevole aumento di pazienti affetti da dermatiti, eczemi e, in particolare, da impetigine. Si tratta di
affezioni, soprattutto l’ultima, molto spesso cagionate da una situazione generale di scarsa igiene. Probabilmente a favorirne l’insorgenza la scarsa pulizia delle nostre
spiagge. Ad essere maggiormente colpiti i bambini poiché la naturale socializzazione che può sorgere tra loro, soprattutto in un ambito vacanziero, favorisce il contagio. In particolare
l’impetigine ha manifestazioni molto fastidiose e, se non curata tempestivamente e a dovere, è difficile da debellare. Le terapie solitamente usate prevedono una profilassi
antibiotica associata all’applicazione topica di specifici preparati».
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