21.09.2012 - Ieri nella marina di Leporano si è avuta una fuoriuscita di liquami da un tombino creando un fiume di liquami con sbocco a mare. Su questo problema ho creato un articolo e l'ho
inviato all'Assessore Regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati da cui ho subito ricevuto questa risposta:
"Ho chiesto notizie, mi dicono che il problema si risolverà col depuratore. Comunque sto approfondendo. Inoltre: sa che abbiamo scoperto dei furti al nuovo impianto? Nei prossimi giorni
chiederò l'intensificazione della vigilanza al Prefetto. A presto."
Da questa risposta si evince che il vero problema è ancora una volta il Depuratore consortile di Pulsano e Leporano
che ormai è al collasso. Due paesi che galleggiano sui liquami con evidenti falle un pò ovunque e se ci si sofferma sui costi e la tempi di costruzione dell'impianto ci si rende conto della
scandalosa gestione sui lavori sull'impianto. Sono ben 16 anni con una spesa di circa 30milioni di euro i tempi e i costi di costruzione del nuovo depuratore che forse entrerà in funzione ad
aprile del 2013.
L'Ass. Reg. Amati mi ha anche comunicato che ci sono stati dei furti all'interno dell'impianto. Problema già segnalato da Striscia la Notizia nel 2011 e dal sottoscritto durante l'incontro
con L'Ass. Reg. Amati, ma ancora non sono stati presi dei provvedimenti. Un impianto su cui regna uno stato di abbandono senza una idonea sorveglianza. Sono stati impiegati 30milioni di euro
di denaro pubblico, una spesa esagerata in confronto al prodotto, per costruire il nuovo depuratore sul quale sono sicuro si poteva spendere molto meno se non ci fossero stati degli errori di
progettazione e ci fosse stato maggiore controllo sull'impianto, vittima di vandali e ladri.
I cittadini chiedono rispetto. Chiedono che vengano fatti dei controlli sulle spese sostenute dal Comune di Pulsano per la realizzazione dell'impianto, se il progetto iniziale fosse quello più
idoneo per il nostro territorio e se qualcuno ha sbagliato deve pagare. E' vergognoso che ogni volta a pagare siano i cittadini.
L'AMMINISTRATORE DEL SITO
RENATO PETRALIA
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