COMUNICATO STAMPA DEL CAPOGRUPPO DEL SEL PULSANO
25.09.2012 - Dalla verifica effettuata il 13.08.2012 il debito del comune di Pulsano ammonta a 8.400.931,60 di euro: domenica 23 Settembre in piazza Castello mentre comunicavo questa cifra dal palco guardavo i tanti Pulsanesi che apparivano increduli. Un debito enorme (esito di politiche sciagurate del centrodestra). Il debito è cresciuto di 700.000 euro in 9 mesi (data dell’ultimo controllo effettuato ) e, alla data indicata, cresceva ad una velocità di 151.186 al mese. Se si guarda dentro i numeri, la situazione appare agghiacciante: per il settore rifiuti solidi urbani le cifre per l’aziende che li raccoglie e per la discarica ammontano rispettivamente a € 3.668.927,79 e € 2.238.349,89. Il comune di Pulsano è come se fosse una partecipata di queste due aziende. Complessivamente per il resto( cioè le spese oltre il settore RSU) il debito ammonta a circa 2.400.000: una cifra che non correla con risultati visibili, anzi si accompagna ad un progressivo processo di decadenza infrastrutturale e sociale e ad un vero e proprio debito culturale , come ben descritto in un pezzo che gira su internet, che dà la cifra di una condizione insopportabile. Avessero asfaltato le strade del paese, avremmo capito, invece siamo costretti a chiederci: dove hanno speso i soldi? Per cercare risposte il giorno dopo il comizio ci siamo messi al lavoro e abbiamo avuto una sorpresa: la situazione precipita ancora, nel baratro finanziario, i numeri che abbiamo incrociato rendono vecchi in poco più di quaranta giorni quelli che abbiamo comunicato in piazza. E in piazza ci toccherà ritornare ,dopo aver completato l’ennesima faticosa e dolorosa verifica, per dare l’ulteriore nefasta notizia e compiere il dovere di consigliere comunale, il cuore ferito di pulsanese ne avrebbe fatto volentieri a meno! Questi numeri raccontano di un’ incapacità politica e amministrativa che non ammette repliche, che offende l’orgoglio dei pulsanesi, gente laboriosa che non ama i debiti, che nel dopoguerra seppe inventare il terziario, che successivamente seppe costruire un polo di ristorazione, un popolo che ha tenuto in vita , con fatica, la tradizione agricola e nel momento giusto, non si è sottratto dalla possibilità di sperimentarsi nell’esperienza metalmecanica. A questa gente, alle pulsanesi e ai pulsanesi Ecclesia chieda scusa, ai giovani che vanno via dal paese, Ecclesia chieda scusa, si assuma le responsabilità e tragga le conclusioni: torni a casa al più presto insieme all’assessore Cometa. Il cuore, l’orgoglio di Pulsano è ferito, l’onta del dissesto, del fallimento è ormai un incubo.
IL CAPOGRUPPO
DOTT. PIETRO BORRACCINO
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Raffaele (lunedì, 01 ottobre 2012 15:14)
Più che un commento una domanda. Posto che tante situazioni maturate nel nostro comune lo hanno fatto sotto il governo di destra che guida il comune da tanti anni (ma questa è una colpa, se la si vede così, da ascrivere alla sinistra), parlando della giunta attuale, volendo uscire da atteggiamenti propagandistici chiedo:
1. Se la giunta attuale ha aumentato, inalterato o diminuito la situazione debitoria ereditata all'inizio del mandato;
2. Se nel giudizio sui conti si è tenuto conto del cambiamento radicale in termini di trasferimenti ricevuti dal governo centrale (molti di meno) e della perdita di un gettito importante qual'è stato per tanti anni l'ICI;
3. Se il Comune di Pulsano, in merito alle problematiche suscitate dal rispetto di vincoli di ed equilibri di bilancio imposti dal cd " patto di stabilità" (se il nostro comune è soggetto a tale rispetto) risulti essere un comune virtuoso oppure no e se si/no quali vantaggi/svantaggi ne abbiamo ottenuto.
4. Se la situazione debitoria è peggiorata, quanto di questo peggioramento è ascrivibile a spese sconsiderate (e quali ?) e quanto a lavori e servizi o, come chiesto al punto 3. a diminuzione di trasferimenti o perdita di gettito (ICI).
Se è possibile avere pubblicamente chiarimenti in merito a quanto richiesto dallo scrivente ringrazio sentitamente.