05.01.2013 - Oggi su Facebook mi è arrivato un messaggio di una nostra amica che si definisce Pulsanese d'adozione, visto che da 40 anni trascorre l'estate nel nostro paese, nella quale mi ha
confessato che se non fosse legata sentimentalmente a questo paese non passerebbe assolutamente le vacanze da noi. Questo pensiero è comune a più pulsanesi che da anni vivono al nord o all'estero
e ogni volta che tornano nella nostra terra notano un evidente degrado che peggiora di anno in anno. Nel messaggio si nota come questa nostra amica concentri le colpe verso le varie
amministrazioni che hanno governato il paese e si sono dimostrate inadempienti in tutti i settori, nonostante le varie segnalazioni fatte dai lei stessa.
Spesso, noi che viviamo Pulsano tutti i giorni, non poniamo la giusta attenzione a questo continuo declino che da anni sta portando il nostro amato Paese in una condizione di degrado assoluto.
Questo invece spicca agli occhi di chi il paese lo vive per pochi mesi o giorni l'anno, ogni volta che si affacciano alla nostra realtà notano in maniera evidente questa corrente che stà portando
Pulsano in uno stato vergognoso.
Qui in basso vi ho riportato l'intero messaggio della nostra amica che racchiude i sentimenti dei tanti messaggi che ricevo periodicamente su facebook o all'indirizzo email
popolopulsanese@virgilio.it.
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Piero de Luca (domenica, 06 gennaio 2013 09:02)
Non sono pulsanese di adozione, in quanto, benché nato e vissuto altrove, la mia famiglia ha le radici in questo paese, e, pertanto, mi considero un autoctono, e qui ho trascorso la mia infanzia e le mie lunghe e indimenticabili estati; qui ho stretto le mie più belle e calde amicizie dell'adolescenza, qui ho vissuto i miei primi e indimenticabili amori.
Consento appieno con quanto scritto dalla frequentatrice del vostro sito: il degrado, purtroppo, in cui versa la cittadina di Pulsano, è corposo, evidente, stridente con le altre realtà urbane.
Ci sono sì gravissime responsabilità dell'amministrazione comunale, e fareste bene a ricordarvene al momento del voto, ma occorre anche una resipiscenza, un ravvedimento, della popolazione pulsanese, che dovrebbe, a mio avviso, aver cura maggiormente degli aspetti sociali della realtà cittadina, dell'arredo urbano, abbandonato ad una incuria imperdonabile.
L'azione che il sito web sta conducendo è, pertanto, lodevole e meritoria di attenzione e supporto da parte di tutti coloro che amano, nonostante tutto, Pulsano.
Dobbiamo, per migliorare la realtà, pur non dimenticando che si tratti di un processo che richiederà del tempo, creare il senso della collettività e dell'appartenenza, ostacolando il bieco e predatorio individualismo.
Gisella (sabato, 02 febbraio 2013 18:37)
Quando era una ragazza con interessi vari e voglia di conoscere altro confesso che ho odiato il mio paese piccolo e opprimente, crescendo ho sentito il bisogno di vivere in luoghi che davano sicurezza civile e responsabilità cittadina, oggi dopo 10 anni passati in una città del Nord sento forte il richiamo verso la mia terra, terra che mio padre ha amato come non mai, non capivo questo suo attaccamento morboso verso la SUA Pulsano, oggi alla mia non più giovane età capisco il suo punto di vista e nel mio cuore c'è il progetto e la voglia di ritornare per far rinascere questo paese, distrutto dall'incuria politica dove i soli interessi sono personali e non collettivi.
Quando giovane laureata, ritornata nel paesello natio, speranzosa di portare idee nuove e voglia di cambiamento, come tutti i coetanei di quel tempo, lo scontro con la realtà è stato duro, c'è chi si è adeguato,io non ci sono riuscita e sono fuggita per dare una possibilità di vita migliore ai miei figli, ma tutto ciò non è servito, ogni anno che passa sento lo struggente richiamo del mio paese e la voglia incontrollabile di avere come scopo finale di questa avventura l'arrivo in Pulsano, definitivo, e l'interesse a partecipare alla vita attiva del paese per dar modo ai Pulsanesi di rinascere, apportando in loro aiuto la mia esperienza maturata in una città civile e altruista, dove gli interessi sono la collettività e non il singolo