COMUNICATO STAMPA
Oggetto: sequestro del depuratore di Pulsano
Rileviamo che la Guardia Costiera di Taranto ha effettuato il sequestro del depuratore ubicato in località Rotondella. Queste le motivazioni del provvedimento:
“assenza di autorizzazione allo scarico, senza rispettare la conformità ai parametri legislativi delle acque reflue sversate in mare. I sopralluoghi effettuati presso la condotta, in località Luogovivo che sfocia direttamente a mare, lungo la scogliera, hanno evidenziato la fuoriuscita di liquami di varia natura immessi direttamente in mare con evidente danneggiamento delle acque marine e propagazione di un forte odore nauseabondo in tutta la zona circostante, con conseguente grave disagio per tutti i residenti della zona, turisti e villeggianti, che soprattutto nel periodo estivo popolano questo tratto di costa, tra i più belli della litoranea salentina.
La corposa ed articolata attività investigativa ha consentito, quindi, di accertare l’attuale e persistente stato di mal funzionamento dell’impianto di depurazione che, di fatto, non riesce a garantire il trattamento delle acque reflue ricevute. L’intero impianto di depurazione e la condotta a mare sono stati quindi sequestrati penalmente, concedendo al gestore la facoltà d’uso dello stesso”.
Finalmente, dopo quindici anni qualcuno si è accorto della grave condizione ambientale esistente in zona Rotondella e nell’area marina di sversamento dei liquami. Area nella quale in più occasioni si è rilevata la presenza di bagnanti e di pescatori dilettanti.
Cogliamo l’occasione per ricordare brevemente che il depuratore di Rotondella è stato dichiarato inefficiente in termini di capacità depurativa e quantitativa già dal 1997, tanto che la Regione Puglia finanziò la costruzione di un nuovo depuratore. Le vicende progettuali di questo nuovo depuratore sono costellate da numerosi dubbi (confermati successivamente) sulla capacità di drenaggio del suolo (località Palata), sulla sua localizzazione a monte dello stesso paese ecc.
Come circolo Legambiente in questi anni abbiamo cercato di evidenziare la problematica con manifestazioni, con comunicati stampa e analizzando la qualità delle acque marine in prossimità dello scarico. Puntualmente gli esami microbiologici e chimico-fisici dei campioni prelevati da Goletta verde, hanno sempre rilevato una altissima presenza di Enterococchi intestinali e di Esterichia Coli, cioè fortemente inquinato.
Abbiamo incontrato nell’ottobre 2010 l’ex assessore regionale Amati per presentargli le ingarbugliate vicende giudiziarie ed amministrative del costruendo depuratore e per sollecitarlo a costituire un tavolo regionale con i soggetti interessati al procedimento per la definizione delle opere. Abbiamo molto apprezzato la sua disponibilità e l’impegno profuso nel convocare e gestire queste riunioni, fino a giungere a sottoscrivere un crono programma che prevedeva l’esercizio del nuovo depuratore a maggio 2013.
Purtroppo questo traguardo è nuovamente slittato per precise negligenze e responsabilità del sindaco di Pulsano Ecclesia. Nello specifico non ha attuato la vigilanza agli impianti come garantito nelle riunioni regionali, causando nuovi furti e quindi modifiche di appalti e programmi. La situazione è ulteriormente peggiorata con il ritiro della delega assessorile al dott. Amati, attuata dal presidente Vendola (chissà per quali intrighi di equilibri politici). Purtroppo alla luce di questi accadimenti, da gennaio 2013 è saltato il tavolo regionale.
Il 13 novembre scorso, a causa di nuovi ritardi all’avvio dell’opera, lo stesso Amati, su nostra sollecitazione, aveva chiesto l’audizione in V commissione regionale dei soggetti ed enti responsabili, per fare chiarezza sullo stato del procedimento. Nella stessa si è verbalizzato quanto segue: “l’impianto è stato deturpato da atti vandalici che hanno reso necessari numerosi interventi di manutenzione e ripristino, nonché l’acquisto di ulteriori attrezzature, che ne hanno inevitabilmente rallentato le operazioni di avvio. I tecnici di Acquedotto pugliese hanno nuovamente aggiornato il crono programma e indicato la data del 15 marzo prossimo come possibile tappa conclusiva dei lavori. Contestualmente, verranno espletate tutte le pratiche amministrative ancora pendenti, compresa l'autorizzazione allo scarico.
Il crono programma è stato aggiornato anche a causa del tornado che recentemente ha divelto alcune strutture dell'impianto, in particolare la copertura della vasca fanghi”.
In definitiva ci saranno altri tre mesi di ritardo per l’inclemenza atmosferica che ha divelto la copertura di una vasca probabilmente montata di recente. Ma come l’hanno montata, con lo sputo? Lo ripetiamo da anni, la vicenda nel suo complesso richiede una attenta analisi da parte delle autorità competenti per verificare responsabilità e negligenze, perché è inaccettabile mantenere costantemente presente un alto rischio sanitario nel territorio e contestualmente sostenere costi esorbitanti. Ormai il rischio che questa grave situazione si potrà protrarre alla prossima estate, si fa sempre più concreto. Questa situazione, non può essere minimizzata o sottaciuta per una presunta necessità turistica e la comunità, le forze politiche, sociali, devono prendere coscienza della condizione ed intervenire con decisione. Il nostro impegno sarà costante e già nei prossimi giorni favoriremo incontri con le forze politiche del territorio per coordinare ulteriori iniziative in questo senso.
Pulsano 12 dicembre 2013
Il presidente del circolo
Cosimo Mongelli
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