Circolo Legambiente Pulsano
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COMUNICATO STAMPA
PER NON DIMENTICARE BOSCO CAGGIONI (LIDO SILVANA)
25 giugno 2001 – 25 giugno 2013
Ogni anno in questo periodo, con malincuore sentiamo il dovere di ricordare il triste evento dell’incendio del bosco Caggioni del 25 giugno 2001. Lo ricordiamo non come “il caro estinto”, ma con la speranza che anche i nostri figli e nipoti possano un domani usufruire di quel polmone verde meta di turismo d’eccellenza e di benessere economico. Questi anni sono trascorsi quasi inutilmente per la ricostruzione ambientale dell’area. La natura invece è stata ancora una volta magnanima ed addirittura straripante, tanto che in alcune parti la vegetazione è talmente fitta da essere considerata a rischio incendi. La vicenda ha avuto un suo risvolto giudiziario nel quale il tribunale di Potenza ha emesso sentenza di condanna per incendio colposo.
Subito dopo l’incendio di lido Silvana, ci sono stati numerosi interventi da parte di rappresentanti istituzionali (nazionali, regionali, provinciali) che promisero di ricostruire ciò che era andato distrutto (solo chiacchiere). Anche da parte di Enti preposti come l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Taranto (diretto da una pulsanese), che a causa delle condizioni di precaria stabilità idrogeologica dei terreni interessati all’incendio, ha prescritto alla proprietà Kira, con Determina Dir. 289/2002 la ricostruzione boschiva (mai attuata). Lo stesso Ente, in data 3/12/2004, a causa del carattere di necessità ed urgenza per la ricostituzione boschiva, ha invitato IL COMUNE DI PULSANO – LA PROVINCIA DI TARANTO – LA REGIONE PUGLIA – LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI TARANTO ad avviare le procedure di occupazione temporanea dei terreni al fine di ristabilire le condizioni idrogeologiche compromesse (silenzio assoluto).
A giugno 2012 il Circolo Legambiente di Pulsano ha presentato un esposto all’autorità giudiziaria, per valutare se per la mancata attuazione di tanti dispositivi legislativi ricorrono ipotesi di reato. Anche in questo caso nessuna risposta.
Una vera e propria emergenza, quella degli incendi boschivi, che continua a trasformare in cenere anno dopo anno quei territori che contribuiscono a rendere unica l’Italia, con un danno ambientale incalcolabile, ma anche con danni enormi per le tante economie locali che sul turismo compatibile decidono di scommettere il futuro di intere comunità. Nella quasi totalità dei casi è l’uomo il responsabile dei danni arrecati al bosco, a volte per disattenzione e negligenza, altre volte invece per la ricerca di profitto. Oltre il 60% degli incendi sono infatti di natura dolosa, appiccati intenzionalmente da incendiari legati alla criminalità, a speculazioni edilizie.
In questo è intervenuto recentemente il presidente della giunta regionale Vendola, il quale con decreto n. 195 del 26 marzo 2013 dichiara lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi nell’anno 2013, ai sensi della L. 353/2000 e della L.R. 18/2000.
Il sindaco di Pulsano, ogni anno si adegua al suddetto Decreto emanando una sua Ordinanza. Continuerà comunque a “fregarsene” fino al prossimo disastro nel quale manifestando lacrime di coccodrillo, imputerà l’evento al caldo, al vento, ecc (mai alla mancanza di prevenzione).
Ci chiediamo, se dovesse ripresentarsi dopo 12 anni un nuovo evento incendiario, il comune di Pulsano ha un piano antincendio coordinato con il Servizio di Protezione Civile Regionale? Soprattutto, ci sono gli idranti per intervenire immediatamente in attesa dei mezzi aerei?
Il sindaco di Ecclesia che amministra da oltre 10 anni si è occupato di lido Silvana solo in rare occasioni per patrocinare nei mesi estivi qualche mercatino o concertino, sperando di rivitalizzare quel tratto di litoranea. Preferiamo comunque queste iniziative minime in alternativa ai progetti catastrofici che in questi anni ha cercato di attuare. Come dimenticare il progetto per la realizzazione di un parcheggio di 298 posti auto nel bosco incendiato (contestato da Legambiente ed annullato per il vincolo idrogeologico). Come dimenticare le proposte di cementificazione del bosco con la costruzione di villaggi turistici, megaparcheggi e grandi strutture commerciali. Gli amministratori di Pulsano, non riescono a comprendere che abbiamo una grande ricchezza che riguarda il bosco e le spiagge che da sole sarebbero sufficienti all’occupazione di tanti giovani.
C’è la consapevolezza che è necessario guardare avanti e che comunque qualsiasi intervento del territorio dovrà avvenire nella massima cautela e tutela ambientale e soprattutto con il coinvolgimento della comunità.
Qualsiasi progettualità futura deve passare attraverso la priorità assoluta della manutenzione boschiva nel rispetto dei vincoli e dei dispositivi legislativi.
Pulsano 22 giugno 2013
Il presidente del Circolo
Cosimo MONGELLI
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