“Dal 18.06.2013 i Comuni in cui ricadono parchi archeologici o aree di interesse archeologico, dovranno subordinare il rilascio dei titoli abilitativi edilizi a indagini di archeologia preventiva e inoltre le commissioni locali per il paesaggio dovranno essere integrate dalla presenza di un archeologo ”.
Sono queste alcune delle più importanti novità della legge recante “Disposizioni in materia di beni culturali” approvata il 18.06.2013 all’unanimità dal Consiglio regionale della Puglia.
“Le indagini di archeologia preventiva e la figura dell’archeologo comunale (o intercomunale se in forma associata) – ha spiegato il capogruppo Udc Salvatore Negro – sono state introdotte in seguito alla presentazione di un emendamento da parte del nostro Gruppo. In particolare la figura professionale di un archeologo sarà necessaria a stabilire la compatibilità dell’intervento edilizio con la tutela e la salvaguardia del patrimonio archeologico.
Va evidenziato che nei regolamenti che dovranno dare attuazione alla legge sarà prevista la possibilità di dotare i Comuni, in forma singola o associata, dell’archeologo comunale indispensabile per redigere la carta del rischio archeologico e la conseguente valutazione di compatibilità degli interventi edilizi pubblici o privati con la tutela del patrimonio archeologico. Così pure i regolamenti dovranno individuare quali sono le figure professionali che avranno titolo per agire nella tutela del patrimonio archivistico, librario, museale etc.”.
“Con questo nostro emendamento, approvato all’unanimità dal Consiglio – ha concluso il presidente del Gruppo Udc – abbiamo ritenuto tra l’altro di dare rilievo ad una figura professionale che, unitamente ad altri attori, è preposta alla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico ed archeologico e alla sua corretta gestione e fruizione. Infatti, non vanno sottovalutati i possibili risvolti occupazionali legati a tale possibilità, in quanto si offre a tanti giovani laureati la possibilità di trovare uno sbocco lavorativo.
È stato questo il nostro contributo alla valorizzazione del patrimonio dei beni culturali della Puglia (musei, biblioteche, archivi, aree e complessi archeologici e monumentali) a cui riconosciamo il ruolo di fattore strategico e di risorsa per lo sviluppo del territorio.
Cogliamo l’occasione per ringraziare l’ANA (Associazione Nazionale Archeologi) che unitamente ad altre associazioni ha dato un prezioso contributo per la stesura della legge”.
Legge che troverà contrario il Sindaco di Pulsano che, durante una conferenza sull'archeologia subacquea, dichiarò: "meglio tenerli nascosti detti
siti perchè la terra li protegge".
Ma con questa nuova legge i siti archeologici presenti nel territorio di Pulsano e Leporano potranno avere le giuste attenzione per poter rinascere e divenire fonte di conoscenza della storia di
questi due paesi e punto di interesse archeologico per gli amanti di questa materia.
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