25.02.2014 – Basta farsi una passeggiata sulla litoranea pulsanese per osservare lo stato di degrado e abbandono che riveste l’intera zona.
Un tratto di costa, che va dalla spiaggia di Fatamorgana a quella del Gabbiano, interamente abbandonato a se stesso.
Le spiagge e le scogliere sono ricoperte da rifiuti di qualsiasi genere, dalla semplice alga alle bottiglie, reti, vetri, etc.
Le ringhiere e le recinzioni sono tutte fatiscenti ed in alcuni punti mancanti.
La ruggine ricopre e corrode le ringhiere, rendendole sempre più fragili e pericolose per chi dovesse utilizzarle per sostenersi ed osservare il mare cristallino.
Alcune recinzioni a causa della corrosione dovuta all’assenza di manutenzione e della formazione della ruggine si sono sganciate dalla base e, sorrette solo dalla rete, penzolano sul marciapiede diventando un ostacolo per i pedoni.
In alcuni punti il marciapiede è sconnesso e addirittura rischia di sprofondare diventando una trappola infernale per chi lo percore.
Una vera vergogna per un paese come Pulsano che negli anni ’70 – ’80 era meta di turisti provenienti da tutte le parti del mondo, attratti dal mare cristallino e da un paesaggio incantevole.
Oggi a causa di un’amministrazione assente e incapace di gestire il paese, la litoranea pulsanese si è ridotta in uno stato vergognoso che invece di attrarre i turisti li invita ad andar via, distruggendo l’economia del paese e mettendo in serie difficoltà chi ha deciso di investire i propri risparmi proprio sul litorale pulsanese.
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