15.03.2014 - Assolti dalla sezione distaccata di
Taranto della Corte d'Appello «perché il fatto non sussiste»: questo il dispositivo dei Giudici con il quale Altamura Giovanna e Tagliente Cataldo, quali gestori della società “El Cohiba 59”
escono puliti dal processo che li aveva condannati per abusivismo edilizio.
In primo grado, il Tribunale di Taranto, aveva inflitto loro un anno e quattro mesi di arresto.
È un successo per l'attività commerciale del sig. Tagliente il quale aveva da sempre respinto tutte le
accuse formulate dalla Procura su denuncia presentata dall’ispettorato ripartimentale delle foreste di Taranto nel lontano 2005.
Secondo l'accusa, i sig.ri Altamura e Tagliente, in concorso con il responsabile dell'ufficio tecnico del
Comune di Pulsano, avrebbero ottenuto un ingiusto vantaggio patrimoniale ottenendo il rilascio, in loro favore, di un permesso di costruire del 27 ottobre 2004, con cui veniva assentita la
realizzazione dello stabilimento balneare comprendente la realizzazione di opere edilizie di tipo permanente. Inoltre, i due imputati, sempre con il concorso dell'Arch. Netti, avrebbero ottenuto
un ulteriore vantaggio patrimoniale ottenendo, in loro favore, il permesso di costruire del 23 febbraio 2006 con cui veniva autorizzato il mantenimento dello stabilimento balneare in parola oltre
il 31 ottobre – periodo conclusivo della stagione estiva.
Altro capo d'accusa, poi venuto meno, era la
contestazione del reato di cui all'art. 44, lettera c) del Testo Unico in materia edilizia, secondo cui gli imputati avrebbero realizzato abusivamente opere di costruzione in una zona sottoposta
a vincolo paesaggistico in assenza di titolo autorizzativo.
Tuttavia, i Giudici di secondo grado non si sono lasciati sfuggire la circostanza secondo cui il
ragionamento alla base del verdetto di condanna in prime cure seguiva un percorso «deduttivo» piuttosto che basato su prove certe ed hanno sposato in pieno la tesi difensiva degli imputati
secondo cui i manufatti realizzati erano di facile rimozione, appoggiati al terreno senza l’utilizzo di alcun legame cementizio.
Entro novanta giorni dovrebbero essere rese le motivazioni della decisione di questo verdetto.
“Per trovar la giustizia bisogna esserle fedeli: essa, come tutte le divinità, si manifesta soltanto a chi
ci crede.
Tagliente Aldo.
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