27.01.2014 – Dopo la bocciatura da parte della Regione Puglia, dopo i vari no da parte delle associazioni locali, tra cui Legambiente Pulsano in prima linea, si torna a parlare di Porto Turistico a Pulsano.
Cosimo Borraccino nei giorni scorsi ha postato su Facebook un’alternativa all’ecomostro proposto dalla maggioranza.
“Meglio tre o quattro piccoli attracchi leggeri con materiali ecocompatibili ad impatto ambientale bassissimo che un ecomostro in cemento armato con un muro di 500 mt, alto 5 mt fuori dall'acqua
(che è il Project financing che il Comune di Pulsano vuole adottare dopo la prima bocciatura da parte di sovrintendenza e ufficio del paesaggio regionale)” sono queste le parole con cui Cosimo
Borraccino ha introdotto la sua proposta su Facebook.
“Serve non un'opera tanto per – continua Cosimo Borraccino - dire che si è fatta ma una rete di piccole strutture portuali (di 30/40 piccole imbarcazioni ciascuna) non inquinanti, che si
coniughi con la peculiarità della nostra costa, in grado di utilizzare maestranze locali, aggregando in forme cooperativistiche i giovani con gli esperti artigiani, che aiuti il turismo e la
pesca locale preservando la bellezza del nostro paesaggio ad esempio non deturpando le calette e i fondali e tenendo conto infine, ma non per ultimo, di spazi adeguati per retroportualità,
accoglienza turistica-alberghiera e viabilità.
Lavoreremo a breve per presentare una bozza di discussione da avviare prima che in consiglio comunale con gli operatori commerciali e turistici, con le associazioni attive sul territorio e con
partiti e sindacati.
La partecipazione e la trasparenza dovrà essere il leitmotiv per un opera strategica che deve migliorare e non pregiudicare il futuro della nostra comunità”.
Ha concluso il suo post precisando che: “Pulsano può anche pensare di attingere a finanziamenti regionali e comunitari per realizzare tale rete di microportualità. Non è scritto da nessuna che
necessariamente ci debba essere un investitore privato. Anzi dovrebbe essere capovolto il Paradigma del ragionamento. Ovvero il comune fa il progetto e poi eventualmente si può presentare
l'imprenditore privato per realizzare l'opera per chiederne l'uso.
Ma ripeto, si può pensare anche ad una realizzazione e gestione diretta”.
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Franca Albano (venerdì, 31 gennaio 2014 13:13)
Sembra! cosa fatta ma non è proprio così facile, da attuare! spero che sia fattibile.. anche perché servirebbero prima di tutto i turisti! come turisti non necessariamente, parenti di Pulsano...ma turisti veri!!!! come una volta!!!comunque come iniziativa è allettante. il resto lo vedremo!!!!