06.03.2014 – Sono trascorsi ormai 17 anni dall’inizio dei lavori per la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione fognario che
soddisfi tutte le utenze del Comune di Pulsano e Leporano, con una spesa che, ad oggi, ammonta a circa 30 milioni di euro.
Tante sono state le promesse e ancor di più i rinvii di entrata in funzione dell’impianto. Le causa sono molteplici ma tutte riconducibili all’incapacità dell’Amministrazione Comunale di Pulsano
che doveva garantire un servizio di sicurezza e controllo dell’impianto.
Senza un adeguato servizio di sorveglianza l’impianto è stato vittima dei vandali, che oltre a mettere a soqquadro l’intera struttura hanno portato via tutto quello che potevano, come rame, pompe, etc; andando ad incidere sui costi e sui tempi di avvio dell’impianto.
Un ritardo che ha inciso profondamente sull’ecosistema marino e di conseguenza sull’economia del paese, infatti, a causa dei ritardi sul nuovo depuratore e del mal funzionamento del vecchio impianto, che il 13 dicembre 2013 è stato sequestrato, vengono rilasciati in mare tutti i liquami di due paesi interi.
Un tratto di costa questo, che dalle analisi effettuate da Goletta Verde – Legambiente, risulta essere FORTEMENTE INQUINATO, con valori che superano di molto i limiti di balneabilità.
Gli esami microbiologici e chimico-fisici dei campioni prelevati il 26 giugno 2013, alle ore 16.20, presso lo scarico del depuratore, hanno rilevato elevata presenza di contaminazione fecale.
I valori limite dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia sono previsti dal D.lgs 16/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010.
I valori rilevati in questo tratto di costa negli ultimi anni sono i seguenti:
Enterococchi intestinali Esterichia Coli
Valore limite 200 UFC/100 ml 500 UFC/ml
Analisi 2013 6845 UFC 3240 UFC
Analisi 2012 4350 UFC 240 UFC
Grazie a queste analisi si nota il peggioramento dei parametri da un anno all’altro.
Uno scempio che non ha colpito solo lo stato delle acque ma anche l’economia dei tanti imprenditori che hanno investito i propri risparmi nella marina pulsanese.
Infatti sono in tanti i bagnanti che spaventati dallo scarico a mare hanno lasciato le spiagge pulsanesi, anche se risultano balneabili, per recarsi in altre marine.
Tutto questo dovrebbe aver fine il 15 marzo 2013, come dichiarato dai tecnici dell’Acquedotto Pugliese e confermato dal Presidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia Donato Pentassuglia, con l’avvio del nuovo depuratore consortile di Pulsano e Leporano, ma voci di corridoio annunciano nuovi ritardi.
A Pulsano si vocifera che l’impianto non partirà prima della prossima estate, quindi si rischia un’altra estate con scarico a mare mettendo in pericolo la salute dei tanti bagnanti che inconsapevolmente fanno il bagno nel tratto di costa contaminato ed andando a colpire nuovamente i commerciati della zona.
Le voci prendono forza quando Donato Pentassuglia non mantiene la promessa fatta il 30 dicembre 2013 durante l’evento “Dall’emergenza alla soluzione del problema depuratore: l’impegno del Partito Democratico”, organizzato dalla Sezione del PD di Pulsano, in cui aveva promesso di convocare, per la metà di febbraio 2014, i vertici di AQP, gli amministratori locali e i tecnici che stanno lavorando sul nuovo depuratore per ottenere il crono-programma dello stato d’avanzamento dei lavori e la data definitiva dell’avvio dell’impianto.
A questo incontro il Presidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia aveva invitato anche il Consigliere Comunale di Pulsano e Presidente della Commissione Ambiente di Pulsano Anna Giovanna Salamida e il Presidente di Legambiente Pulsano Mimmo Mongelli che ad oggi, a meno di dieci giorni dal 15 marzo, data in cui dovrebbe partire il nuovo depuratore, non hanno ricevuto nessuna comunicazione in merito.
In attesa che la politica locale si impegni seriamente per la tutela dei cittadini e del territorio, ancor prima il nuovo depuratore consortile di Pulsano e Leporano entri in funzione ha già ottenuto un record, quello di essere il “depuratore più costoso della Regione Puglia”.
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