10.05.2014 – In Paese si parla di europee, dissesto, di debiti e di degrado; ma in molti si sono dimenticati di una data il “15 maggio 2014”.
Una data, questa, molto importante per Pulsano e Leporano. Infatti in questa data dovrebbe partire il nuovo impianto di depurazione consortile di Pulsano e Leporano, costato ad oggi più di
30milioni di euro con più di 17 anni di lavori.
Un impianto che dovrebbe mettere fine allo scarico dell’intera rete fognaria di Pulsano e Leporano in mare e dovrebbe risolvere il problema delle tracimazioni dei tombini fognari nelle vie di
entrambi i Paesi che creano grossi disagi ai cittadini e che vanno a contaminare i campi coltivati ed il canale della Trigna, che sfocia sulla spiaggia La Fontana.
Tante sono state le promesse e ancor di più i rinvii di entrata in funzione dell’impianto. Le causa sono molteplici ma tutte riconducibili all’incapacità dell’Amministrazione Comunale di Pulsano che doveva garantire un servizio di sicurezza e controllo dell’impianto.
Senza un adeguato servizio di sorveglianza l’impianto è stato vittima dei vandali, che oltre a mettere a soqquadro l’intera struttura hanno portato via tutto quello che potevano, come rame, pompe, etc; andando ad incidere sui costi e sui tempi di avvio dell’impianto.
Un ritardo che ha inciso profondamente sull’ecosistema marino e di conseguenza sull’economia del paese, infatti, a causa dei ritardi sul nuovo depuratore e del mal funzionamento del vecchio impianto, che è stato sequestrato dalla Guardia Costiera il 13 dicembre 2013, vengono rilasciati in mare tutti i liquami di due paesi interi.
Un tratto di costa questo, che dalle analisi effettuate da Goletta Verde – Legambiente, risulta essere FORTEMENTE INQUINATO, con valori che superano di molto i limiti di balneabilità imponendo un divieto di balneazione su 600 metri di costa.
Gli esami microbiologici e chimico-fisici dei campioni prelevati il 26 giugno 2013, alle ore 16.20, presso lo scarico del depuratore, hanno rilevato elevata presenza di contaminazione fecale.
I valori limite dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia sono previsti dal D.lgs 16/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010.
I valori rilevati in questo tratto di costa negli ultimi anni sono i seguenti:
Enterococchi intestinali Esterichia Coli
Valore limite 200 UFC/100 ml 500 UFC/ml
Analisi 2013 6845 UFC 3240 UFC
Analisi 2012 4350 UFC 240 UFC
Grazie a queste analisi si nota il peggioramento dei parametri da un anno all’altro.
Uno scempio che non ha colpito solo lo stato delle acque ma anche l’economia dei tanti imprenditori che hanno investito i propri risparmi nella marina pulsanese.
Infatti sono in tanti i bagnanti che spaventati dallo scarico a mare hanno lasciato le spiagge pulsanesi, anche se risultano balneabili, per recarsi in altre marine.
Nel 2009 un'imprenditore denunciò il Comune per lo sversamento di liquami, attraverso il canale della Trigna, sulla spiaggia de La Fontana. Ad aprile 2014, finalmente, arriva la sentenza: lo sversamento di liquami sulla spiaggia de La Fontana, avvenuto nell’estate del 2009, è stato causato da gravi difetti progettuali e strutturali del tronco fognario ed il Tribunale ha condannato il Comune di Pulsano al risarcimento del danno che ammonta a 10mila euro.
Tutto questo avrebbe dovuto aver fine il 15 marzo 2013, come dichiarato dai tecnici dell’Acquedotto Pugliese e confermato dal Presidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia Donato Pentassuglia, con l’avvio del nuovo depuratore consortile di Pulsano e Leporano, ma ad oggi ancora non si sa nulla sullo stato di avanzamento lavori dell’impianto.
L’estate è ormai alle porte e si rischia di dover convivere, ancora una volta, con lo scarico a mare.
il nuovo impianto doveva partire a marzo 2014 e per due mesi dovevano essere effettuate le prove di funzionamento e collaudo, e quindi il 15 maggio sarebbe dovuto partire definitivamente, ma ad
oggi sembra che i lavori non siano ancora terminati e quindi se dovessero finire questo mese, sommando i 2 mesi di prove e collaudo, si arriverebbe ad luglio 2014 in piena stagione estiva.
I cittadini di Pulsano, i più colpiti da questo problema, visto che lo scarico si trova nella marina di Pulsano, lamentano l’assenza d’impegno
e d’informazione da parte dei politici locali. Un’opposizione che non si espone sull’argomento, un silenzio che arriva anche da parte del Presidente della Commissione Ambiente a Pulsano Anna
Giovanna Salamida.
Un silenzio questo che spaventa i cittadini che si sentono abbandonati dalla politica e dalle istituzioni.
Molti cittadini sono ignari anche di ciò che accadrà dopo l’avvio del nuovo impianto di depurazione che nonostante sia di tipo consortile, le spese di gestione peseranno solo sulle tasche dei
cittadini di Pulsano e anche per questo la politica locale tace.
In attesa che la politica locale si impegni seriamente per la tutela dei cittadini e del territorio, ancor prima che entri in funzione, il nuovo depuratore consortile di Pulsano e Leporano, ha già ottenuto un record, quello di essere il “depuratore più costoso della Regione Puglia”.
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