20.04.2016 - In questi giorni presso gli uffici dell’area gestione tecnica della Asl di Taranto sono in corso le procedure per l’affidamento per il servizio di supporto alle operazioni di espropriazione nonché dell’acquisizione delle aree occorrenti alla realizzazione del nuovo ospedale San Cataldo.
Come è noto a Taranto verrà realizzato il nuovo Ospedale denominato San Cataldo grazie al finanziamento del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) di 150 milioni di euro e di ulteriori finanziamenti pari a 57 milioni 500mila euro di fonte regionale.
Il Meetup Taranto Pentastellata appoggia la realizzazione di un nuovo ospedale in sostituzione degli ospedali SS Annunziata di Taranto, il Moscati di Statte e dell’ospedale San Marco di Grottaglie, anche se è contraria alla chiusura di quest’ultimo, è contrario poiché priverebbe di un’importante struttura la città di Grottaglie che ha un bacino di utenza rilevante. La realizzazione del nuovo presidio si rende senz’altro necessaria per sostituire il SS Annunziata ormai obsoleto, non competitivo e non al passo con i tempi, ma la chiusura del polo di San Marco costituirebbe un grave danno per i cittadini di Grottaglie, con il serio rischio di rendere impossibili interventi tempestivi, soprattutto in caso di patologie gravi, già solo per l’esigenza che avrebbero gli stessi cittadini di dover raggiungere un ospedale lontano dal proprio centro abitato.
Il nuovo nosocomio sorgerà lungo la direttrice Taranto-San Giorgio, in via Speziale, quartiere Solito Corvisea, esattamente alle spalle dell’ipermercato Auchan a circa 1,5 kilometri da essa. La realizzazione di esso, che come abbiamo detto, accorperà 3 ospedali in uno, nasce dall’esigenza di far risparmiare sui costi della sanità pugliese pur mantenendo il numero di posti letto e il numero dei dipendenti invariato.
Pur condividendo lo spirito del risparmio economico, non risulta chiaro perché la sua realizzazione avverrà in una zona disabitata e priva di servizi creando costi di urbanizzazione primaria e secondaria necessari, che si prevedono in zona Nord Est di Taranto (asse viario Taranto-San Giorgio Ionico). Quindi se da un lato la Regione Puglia avrà avviato la sua procedura di risparmio, il Comune di Taranto sosterrà invece costi elevati per la manutenzione e per i collegamenti tra il centro cittadino ed il nuovo presidio. Occorre ricordare che il Comune di Taranto possiede scarse risorse a livello finanziario, nonostante sia uno dei Comuni con la più alta pressione fiscale d’Italia e che il dissesto finanziario non è stato ancora superato.
Per tutti questi motivi il Meetup Taranto Pentastellata si chiede se dietro questa scelta non ci siano interessi che vanno oltre il risparmio regionale e il fabbisogno della comunità tutta. Sarebbe stato intelligente effettuare la realizzazione lì dove sarebbe dovuto sorgere il San Raffaele del Mediterraneo dove i terreni sono già a disposizione e dove non si dovrebbero sostenere ulteriori costi di urbanizzazione, poiché il quartiere Paolo VI è già servito da utenze e linee di mezzi pubblici.
Quindi il Meetup Taranto Pentastellata si domanda quali siano i risparmi e quali gli sprechi ed ha tutta l’intenzione di andare fino in fondo a questa storia per dire basta alle cattedrali nel deserto di cui è disseminata tutta la Penisola a causa di interessi che vanno oltre il bene comune.
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