17.05.2016 - Pietro Schirano è un giovane pulsanese che da circa tre anni lavora in America e da nove mesi lavora per Facebook.
Oggi sul portale LASTAMPA.IT è stata pubblicata un'intervista fatta a Pietro da Lorenza Castagneri in cui ha raccontato la sua storia e come un sogno è divenuto realtà.
«Quando torno a casa mia, a Taranto, e dico che lavoro a Facebook, la gente non ci crede. Pensa che io stia tutto il giorno a perdere tempo su Internet». Queste sono le parole di Pietro Schirano che con alta professionalità, da nove mesi è nello staff del grande open space del colosso social inventato da Mark Zuckerberg. Pietro è stato uno degli speaker al Campus Luigi Einaudi di Torino, alla prima conferenza TEDxUniTO «Lavorare in America era il mio sogno. E quando è arrivata la mail di Facebook in cui mi offrivano un posto non ci potevo credere. Ne ero onorato».
«Ho studiato ingegneria energetica ma di professione faccio il product designer. Qualcuno ha messo in giro la voce che sarei l’autore delle Reactions. Non so come sia venuto fuori. In azienda io faccio parte della divisione video»
«Quando sono arrivato negli Stati Uniti ho lavorato subito da Open Table, una compagnia che aiuta i ristoranti a moltiplicare il loro business. L’azienda esisteva da 14 anni ma aveva un fortissimo debito in termini di grafica. Io mi sono occupato di ridisegnare tutto il sito. E oggi, dopo un paio d’anni, lì dentro lavorano 25 designer. Questo è un settore chiave».
«Avevo scelto ingegneria perché nel 2008 il designer, specie in Italia, era considerato qualcosa che si faceva nel tempo libero. Non una professione. All’epoca dell’università facevo qualche progetto come freelance. Poi ho iniziato a lavorare in campo energetico, ma mi sono reso conto che non ero felice. Così a 22 anni sono partito per l’Olanda e sono andato a bussare alla porta di una miriade di startup chiedendo lavoro».
Il suo primo impiego è stato da assistente designer da Hubskipt, azienda che vende biglietti aerei. Dopo otto mesi, da CYSO, azienda di hosting, Pietro Schirano diventa web developer responsabile. A fine 2013, dagli States arriva la prima mail della vita. «Abbiamo visto i tuoi lavori online. Ti andrebbe di venire a lavorare da Open Table?». Firmato: il capo del personale. Il sogno americano è realtà.
Lorenza Castagneri conclude l'intervista con la seguente domanda: L’Italia è un lontano ricordo? «No, a me un giorno piacerebbe tornare - risponde-. Torino e Milano si stanno espandendo molto in ambito tech. Se qualcuno avrà bisogno di un bravo designer, ci penserò. Mi piacerebbe anche fondare una mia startup in California. Ma penso che resterò a Facebook ancora un bel pò».
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