31.05.2016 - E' ormai allarme zecche a Pulsano.
Sono molti i cittadini di Pulsano che, attraverso il social network Facebook, segnalano la presenza di zecche tra le varie zone del paese.
Sono state avvistate su randagi, muri, strade e marciapiedi. Sono ormai ovunque.
E la cosa che fa più paura, è che esse non scelgono una vittima predestinata. Mordono a caso ed a seconda delle circostanze, attaccando indistintamente animali e uomo il cui morso può provocare encefaliti, malattia di Lyme ed altri seri disturbi.
La causa della malattia di Lyme è un batterio spiraliforme, la Borrelia bugdorferi, chiamata così “in onore” del suo scopritore Burgdorfer, che infesta le zecche, le quali possono trasmettere l’infezione all’uomo e agli animali.
I morsi di una zecca può provocare meningoencefalite. I casi ogni anno sono molti, circa 30, ma spesso gravissimi, talvolta mortali e in costante crescita.
L’aumento delle temperature medie ha prolungato l’attività della zecca, dall’inizio di marzo fino all’autunno inoltrato. L’estensione di tale fenomeno ha spinto le autorità sanitarie europee a chiedere anche all’Italia di inserire la malattia tra quelle catalogabili.
La Ixodes ricinus è in pratica il serbatoio di agenti infettivi raccolti nel sangue di animali selvatici montani o boschivi e ritrasmessi agli ospiti che attacca, animali domestici e uomo, inoculando il virus con piccoli morsi indolore.
La meningoencefalite è una malattia molto grave, che può essere confusa al principio con una banale influenza. I sintomi sono leggera febbre, mal di testa, dolori muscolari che compaiono a 7-14 giorni dal morso, a cui segue, se sottovalutata, una seconda fase con l’interessamento del sistema nervoso centrale e possibili danni permanenti ed invalidanti. Se diagnosticata in tempo, la malattia si cura con antibiotici specifici.
Gli esperti consigliano, in caso di esposizioni in aree a rischio, di ispezionare subito il corpo al rientro, per rilevare la presenza di eventuali parassiti che vanno subito rimossi seguendo regole ben precise. La zecca infatti, se non rimossa a dovere, potrebbe continuare ad inoculare il virus.
Scordatevi quindi di rimuovere il parassita con alcol, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio e grassi né oggetti arroventati. Niente fiammiferi o sigarette, per evitare che la sofferenza indotta possa provocare un rigurgito di materiale infetto da parte della zecca.
Procuratevi invece una pinzetta a punte sottili, e afferrate il corpo estraneo il più possibile vicino alla superficie della pelle. Rimuovete tirando dolcemente cercando di imprimere un leggero movimento di rotazione.
Non schiacciare il corpo della zecca, per evitare il già citato rigurgito che aumenterebbe la possibilità di trasmissione di agenti patogeni. Disinfettare la cute prima e dopo la rimozione della zecca. Evitate di toccarla a mani nude, occorre sempre indossare un paio di guanti!
Spesso il rostro rimane all’interno della cute: in questo caso deve essere estratto con un ago sterile. Ultima fase, distruggete la zecca, possibilmente bruciandola.
Un problema questo che va a sommarsi al fenomeno randagismo che in questo periodo dell'anno aumenta in modo esponenziale.
I volontari che operano sul territorio chiedono aiuto ai cittadini di Pulsano per accudire questi animali.
Servono croccantini, collari e gocce antiparassitari.
Tutti coloro che vorranno aiutare i volontari possono contattarmi su Facebook Renato Petralia o all'indirizzo email popolopulsanese@virgilio.it.
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