07.11.2016 - La mobilitazione per il Referendum Costituzionale del 4 dicembre 2016 è iniziata ed anche a Pulsano (TA) è attivo il Comitato per il No che informa i cittadini sul perchè bisogna votare "NO" al Referendum.
Il comitato è formato da donne e uomini che danno il loro contributo in tutela dei diritti dei cittadini e della democrazia in italia, la sede, inaugurata domenica 6 novembre, è situata nel centro storico di Pulsano, in via Umberto I.
Il direttivo è composto da: Fernando Cera, Elisa Tomai, Marilù Cofano, Renato Petralia, Romano Altamura, Stefano Lanza, Carlo Sampietro, Luigi Scialpi, Francesco Lomastro, Giovanni Carrieri e molti altri.
«Il NO - ha dichiarato Renato Petralia - difende e porta avanti i valori altamente innovativi della nostra Costituzione: i principi di libertà, giustizia ed uguaglianza, il primato del lavoro, la democrazia.
Occorre contrastare il tentativo di stravolgere la conformazione stessa di Repubblica parlamentare delegando poteri a un parlamento formato per buona parte da deputati nominati e non eletti dai cittadini.
La riforma toglie il suffragio universale e accentra i poteri sul Governo ed è scritta in modo talmente confuso tale da provocare contenziosi ed arenare la vita delle istituzioni democratiche.
Ma è esattamente questo il rischio e forse l’obiettivo: screditare le istituzioni democratiche in modo che le decisioni politiche vengano prese in altri luoghi con grave danno per il popolo, i ceti deboli e arretramento dell’Italia.
Una riforma che è stata presa senza mandato elettorale come nei peri di più bui della storia del nostro paese, quando il cosiddetto nuovismo e vitalismo ha significato invece arretramento, sfruttamento, oligarchia, riduzioni dei diritti e delle autonomie delle istituzioni e delle associazioni.
Il NO difende e valorizza le pari opportunità , negate nei fatti da una riforma che contrasta il principio di uguaglianza e che fissa un tetto insormontabile per gli investimenti nel sociale di fatto stravolgendo per esempio la conquista della sanità come un diritto e dell’istruzione come istituzione della democrazia».
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