26.07.2017 - Dai risultati del monitoraggio di Goletta Verde (Legambiente) si apprende che un tratto della Marina di Lizzano rientra tra i 5 punti più inquinati delle coste pugliesi.
Stando alle rilevazioni di Goletta verde che ha analizzato le acque in corrispondenza delle foci dei fiumi, dei canali, degli scarichi non depurati adeguatamente e con situazioni critiche diffuse; i punti di mare più inquinati delle coste pugliesi sono: la foce del torrente Candelaro a Manfredonia (Foggia); la foce del canale contrada Posticeddu sul Litorale Apani a Brindisi; alla foce del canale Reale a Torre Guaceto, nel Comune di Carovigno (Brindisi); alla foce del torrente sul litorale di Ponente di Barletta e sulla spiaggia di fronte al Canale Ostone (Canale dei Cupi) a Marina di Lizzano (Taranto).
E' quanto emerso dal monitoraggio scientifico della campagna itinerante di Legambiente, che ogni estate solca il mare italiano per dare un voto alla qualità delle acque e dei litorali. I dettagli del livello di inquinamento microbiologico delle acque sono stati illustrati a Bari dal presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini, il responsabile scientifico di Legambiente, Giorgio Zampetti, il presidente dell’Autorità idrica pugliese (Aip), Nicola Giorgino, e gli assessori ai Lavori pubblici e all’Ambiente della Regione Puglia, Anna Maria Curcuruto e Filippo Caracciolo.
Goletta Verde ha anche rilevato una «scarsa informazione ai bagnanti» poiché la cartellonistica in spiaggia «è inesistente nonostante anche in Puglia sia obbligatoria da tre anni per i comuni costieri». Anche per questo «in alcuni punti giudicati critici dai tecnici di Goletta Verde è stata registrata la presenza di bagnanti, soprattutto bambini».
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