06.12.2018 - Si è tenuto ieri l'incontro tra i volontari del gruppo "Diamoci una Zampa - Pulsano" e l'Assessore al Randagismo del Comune di Pulsano Fabrizio MENZA e la Responsabile dell'ufficio Randagismo Antonia GRECO.
L'incontro è stato richiesto dai volontari ed ha avuto luogo alle ore 18.00 presso la Casa Comunale. L'obiettivo dell'incontro era quello di capire come si sta muovendo il Comune per risolvere l'emergenza randagismo e come noi volontari possiamo offrire il nostro contributo per Tutelare e Prevenire detto fenomeno.
Fin da subito, dalla lettura dei primi articoli del Regolamento Comunale sulla "Tutela dei Diritti degli Animali" è emerso quanta confusione ci fosse da parte di chi gestisce questo settore che, in alcune occasioni andava in contrapposizione anche con gli articoli che si stavano leggendo, pretendendo di aver ragione.
Questo ha scaturito malumore da parte dei volontari che hanno partecipato all'incontro e che dedicano il proprio tempo e denaro per sfamare, curare, vaccinare e sterilizzare i randagi.
L'Assessore, invece, si è dimostrato più disponibile al dialogo anche se non ha soddisfatto del tutto le nostre richieste rimanendo spesso sul vago ed illustrandoci una situazione disastrosa delle Casse Comunali.
L'art. 1, 2 e 3: il Comune promuove il benessere e la tutela degli animali. Il Comune riconosce la libertà di ogni cittadino di esercitare le attività connesse all'accudimento degli animali, promuove il rispetto degli animali ed il principio di corretta convivenza con gli stessi. Effettua campagne di sensibilizzazione ed il comma 8 dell'art. 2 sottolinea che il comune ritiene tutti gli animali parte integrante del paesaggio in cui abitano e quindi meritevoli di tutela ed il Sindaco tutela gli animali presenti allo stato libero sul territorio, oltre alla vigilanza ed applicazione delle norme vigenti in titela degli animali.
Quindi i cani devono essere rispettati e tutelati ed il Comune dovrebbe svolgere campagne di sensibilizzazione per rendere più agevole la convenzione tra uomo ed animale.
L'Assessore ha risposto che era sua intenzione organizzare a Pulsano il microchip day, cioè una giornata nella quale sarebbero state effettuate microchippature gratuite a cani di proprietà, ma l'Asl ha risposto negativamente perchè il Comune di Pulsano, ancora oggi, non possiede un Canile Sanitario o struttura idonea per effettuare questo servizio.
L'art 7. Vieta di mettere in atto qualsiasi maltrattamento o comportamento lesivo nei confronti degli animali. Specifica che è vietato privargli dell'acqua e del cibo.
Questo articolo specifica che è vietato maltrattare gli animali ed evidenzia che tra le forme di maltrattamento rientra anche il vietare cibo ed acqua. Questo ci ha portato a chiedere all'Assessore di aumentare la somma versata nel capitolo di spesa prevista per i randagi, prevendedo l'acquisto di cibo ed acqua per animali, anche perchè essendo il Sindaco il loro responsabile, dovrebbe essere lui a prendersene cura con i soldi del Comune, pena una possibile denuncia per maltrattamento.
L'Assessore ha risposto che il Comune si preoccupa dei randagi, ma non possiede, ad oggi, i fondi per acquistare cibo ed acqua. Ad oggi il Comune ha stipulato una convenzione con la Croce Azzurra per il pronto intervento ed una convezione con un canile per ospitare i cani accalappiati sul nostro territorio. Solo i costi per il canile si aggira intorno ai 100mila euro annui. Il Comune non può fare di più e per questo fa affidamento sui volontari che già fanno un grandissimo lavoro a Pulsano e che lui personalmente stima ed elogia.
Art 9 ( comma 8,9 e 10): il Sindaco è responsabile ad identificare e registrare in anagrafe canina i cani liberi rinvenuti o accalappiati sul proprio territorio, sterilizzandoli e successivamente reintrocucendoli nel loro territorio.
I Comuni dotano la Polizia Municipale (secondo l'art. 52 sono incaricati a far rispettare questo regolamento) di almeno un lettore microchip ISO per effettuare controlli di prevenzione del randagismo, quindi controlli anche su cani di proprietà.
Il cittadino che ritrovi un cane vagante sul territorio bisognoso di cure deve avvisare l'Asl o la Polizia Municipale.
I cani collettivi vivono perennemente per strada e dovranno essere curati, assistiti e nutriti da uno o più persone. Saranno sterilizzati a cura del servizio veterinario dell'Asl a spese del Comune che, per eventuali danni, se ne assume le responsabilità.
Su questo punto si sono accesi gli animi dove nonostante fosse scritto nero su bianco che le responsabilità di eventuali danni causati da un randagio, anche se si tratta di un cane collettivo, ricadono sul Sindaco, la Responsabile insisteva nel dire che le responsabilità ricadono sui cittadini che se ne prendono cura.
Superato questo scoglio, almeno si spera, abbiamo richiesto all'Assessore di microchippare e sterilizzare i tanti randagi che nonostante stazionino da più anni nel nostro Comune, ancora oggi, non sono stati microchippati, sterilizzati e registrati in anagrafe canina.
Su questo punto l'Assessore si è espresso dicendo che è l'Asl a non procedere alle sterilizzazioni visto che il Comune è sprovvisto di Canile Sanitario ed è per questo che si sta valutando la possibilità di ampliare la convenzione con la Croce Azzurra prevedendo anche questo servizio.
L'Assessore ha continuato dicendo che hanno acquistato un lettore microchip da consegnare alla Polizia Municipale per effettuare proprio questo servizio, controllo e prevenzione del randagismo.
L'Art. 28: il Comune è obbligato a realizzare un Canile Sanitario ed un Rifugio Sanitario.
Abbiamo cercato di capire a che punto fosse la realizzazione di dette strutture obbligatorie per tutti I Comuni dal 1991.
L'Assessore ci ha risposto dicendoci che è pronto un progetto ma non ci sono, ad oggi, soldi e terreni dove realizzare detta struttura.
Art. 37 comma 3: è vietato a chiunque ostacolare o impedire l'attività di gestione di una colonia felina o di gatti liberi, asportando o danneggiando gli oggetti utilizzati per la loro alimentazione, cura e riparo (cucce, ciotole, etc). Deve essere sempre consentita la presenza di contenitori d'acqua.
Su questo punto si è aperto un altro dibattito, con toni anche abbastanza accesi, dove da quanto si è dedotto nè l'Assessore e nè la Responsabile erano a conoscenza di questo articolo.
Inoltre, l'Assessore ci ha riferito che ad oggi, nonostante ci siano molti gatti liberi sul territorio e diverse colonie feline, a Pulsano non risultano esserci colonie registrate.
In chiusura abbiamo ulteriormente richiesto:
1) l'individuazione dei punti sul nostro territorio dove poter sfamare i randagi;
2) l'acquisto di appositi distributori automatici per croccantini ed acqua in modo da non inficiare sul decoro urbano;
3) abbiamo ribadito l'importanza delle sterilizzazioni che purtroppo noi volontari effettuiamo attraverso dei veterinari privati a costi equivalenti a quelli dei cani di proprietà tamponando, nei limiti delle nostre possibilità, le inadempienze del Comune;
4) per tutelare la vita dei cuccioli e dei cani che necessitano di cure abbiamo richiesto all'Assessore di metterci a disposizione un terreno dove tenere in stallo ddetti animali;
5) per incentivare le adozioni, abbiamo richiesto di valutare la possibilità di dare dei bonus sulla TARI a chi adotta un randagio del nostro territorio;
6) visto che il Comune nella figura del Sindaco è responsabile dei randagi e dovrebbe occuparsi di loro, abbiamo chiesto di fornirci dei croccantini o dei buoni per acquistarli in modo da sfamarli.
C'è stato risposto per ogni punto nel seguente modo:
1) che ci lavoreranno, individueranno dei punti sul nostro territorio e la Responsabile ha preteso che fosse lei ad organizzare ivari volontari, affermantdo che oltre a noi, a Pulsano, ci sono altre persone che si occupano dei randagi.
Emersa la presenza di altri volontari, abbiamo richiesto un incontro con queste persone per conoscerci, ma la Responsabile ci ha risposto con un netto "NO", perchè, secondo lei, a noi non deve interessare questa cosa.
Per questo invito tutti coloro che si occupano dei randagi di Pulsano a contattarci per conoscerci e collaborare in modo da facilitare e semplificare questa nostra missione;
2) non è possibile impegnarsi in questo acquisto perchè non ci sono fondi e perchè teme che qualcuno possa utilizzare detti distributori per avvelenare i cani;
3) per le sterilizzazioni ci stanno lavorando;
4) non possono darci un terreno perchè non ne hanno e perchè non essendo ancora un'associazione non possono darcelo in concessione;
5) bella idea che verrà proposta alla restante parte dell'Amministrazione Comunale;
6) non possono darci un contributo perchè non ci sono soldi.
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