09.03.2019 - Dopo il post infelice lanciato sul social network Facebook, in data 9 marzo 2019, da parte dell'Assessore al Randagismo del Comune di Pulsano mi sembra giusto fare chiarezza,
raccontando tutta la verità su questo caso.
Partiamo dal presupposto che ci sono delle indagini in corso da parte della magistratura e quindi non posso dirvi cose che già non sono state rese pubbliche.
Detto questo partiamo dal ritrovamento della carcassa.
Giorno 4 marzo 2019 è stata fatta la prima segnalazione al Comando dei Vigili Urbani di Pulsano del ritrovamento di una carcassa di animale sulla spiaggia di Montedarena a Marina di Pulsano (TA).
Come potete vedere nella foto in alto la testa di questo animale è schiacciata da un enorme masso ed il suo corpo è in avanzato stato di decomposizione.
Giorno 5 marzo 2019 è stata fatta da un altro cittadino una nuova segnalazione al Comando dei Vigili Urbani di Pulsano la stessa carcassa, la stessa segnalazione è giunta anche al sottoscritto.
Dopo aver ricevuto la segnalazione ho scritto tutto ciò che mi era stato riferito dando massima diffusione in modo da sollecitare le autorità ad intervenire per capire cosa fosse successo (vedi articolo: CLICCA QUI)
Da anni mi batto in favore dei randagi e per questo mi sentivo in dovere di capire cosa stesse succedendo e come il Comune si stesse muovendo per ricostruire l'accaduto, ma soprattutto volevo capire come mai dopo due giorni dalla prima segnalazione la carcassa dell'animale fosse ancora li e non fosse stata prellevata per effettuare le analisi del caso.
Per questo motivo mi sono sentito con l'Assessore al Randagismo del Comune di Pulsano Fabrizio Menza è mi ha detto che i Comune di Pulsano aveva provveduto a segnalare la carcassa all'azienda che si occupa della rimozione della carcassa e quindi sarebbe stata rimossa entro 48 ore dalla comunicazione e quando parlava di carcassa faceva riferimento ad una carcassa di un cane, confermando quanto era stato scritto dal sottoscritto.
Fin da subito mi sono sentito in dovere di ricordare all'Assessore quale fosse il protocollo da applicare in questi casi, cioè la stessa procedura che viene applicata in caso di ritrovamento di un corpo umano però contattando enti diversi, come l'Asl servizio veterinario per effettuare tutte le analisi necessarie a capire come sia morto l'animale, l'istituo zooprofilattico e il magistrato.
Ma niente, lui insisteva a dire che tutto quello che bisognafa fare era stato fatto.
A questo punto mi sono stentito in dovere di contattare l'Enpa Taranto ricevendo immediatamente il loro supporto. Infatti, la mattina seguente, la Presidentessa Rosanna Pisani ed una volontaria Stefania Amatomaggio si sono recate sul sito mettendo avviando tutte le procedure del caso.
Non è stato semplice, ma dopo una lunga insistenza da parte della Presidentessa dell'Enpa Taranto è riuscita ad ottenere l'intervendo dei vigili urbani di Pulsano e non solo, l'Asl servizio veterinario ed avviato le indagini del Magistrato.
Il personale dell'Asl arrivato sul posto hanno subito prellevato la carcassa per effettuare tutte le analisi del caso, definendo così che non si trattava di un cane ma di un gatto. Questo è avvenuto dopo 5 giorni dalla prima segnalazione al Comune di Pulsano della carcassa.
Dalle prime analisi fatte sul gatto il decesso sembra sia dovuto per cause naturali.
Informazioni queste che non ho comunicato prima perché sono in corso delle indagini della magistratura, cosa che invece ora ho potuto fare visto il post dell'assessore con il quale ha divulgato queste notizie.
Sono ancora in corso le indagini del Magistrato e per questo non posso dirvi altro.
Quindi se c'è qualcuno da ringraziare non è il Comune di Pulsano o il Comando dei Vigili Urbani di Pulsano ma l'Enpa Taranto che è intervenuto prontamente alla mia segnalazione.
Concludo ricordando a tutti che maltrattare un'animale è una cosa scorretta che ricade nel penale, ma non solo, gli animali vanno microchippati, registrati ed una volta deceduti smaltiti seguendo una determinata procedura prevista dalla legge. Non sono previste improvisazioni.
Renato PETRALIA
Scrivi commento