03.12.2019 - Pulsano rischia il tracollo.
Fu una delle prime pagine che scrissi su questo mio sito, il titolo era "PUG - UNO DEI MALI DEL NOSTRO PAESE" (clicca qui per vedere l'articolo).
Raccontavo una scena tristissima a cui avevo assistito, dove un cittadino di Pulsano con più di sessanta anni si disperava, quasi in lacrime, perché non riusciva più a sostenere le spese di un terreno acquistato come agricolo, ma a causa del Piano Urbanistico Generale (P.U.G.) adottato nel lottano 2008 dal Comune di Pulsano divenne terreno edificabile a comparto.
Un P.U.G. che fu presentato nel 2004 dall'Amministrazione Laterza ed immediatamente bocciato dalla Regione Puglia. Bocciatura a cui seguì il ricorso al T.A.R. da parte dell'allepoca Amministrazione Comunale che con sentenza n. 51 del 18 gennaio 2008 fu accolto. La Regione Puglia con un'ulteriore ricorso in appello chiese la riforma della sentenza di prime cure. In attesa che si esprimesse il Consiglio di Stato il P.U.G. fu adottato dal COmune di Pulsano, ma non approvato.
Un piano che fin da subito era evidente che non poteva essere applicato per un piccolo paese come Pulsano, infatti arrivò immediatamente la bocciatura dell'allepoca Giunta Regionale.
Un piano che prevedeva la trasformazione di diversi terreni da agricoli in edificabili, molti dei quali a edificabili a comparto.
Classificazione quella a comparto che prevede la possibilità di edificare solo se si raggiunge il 51% dei consensi a realizzare un piano di lottizzazione facendosi carico delle intere spese di urbanizzazione, cioè in questo caso non si pagano gli oneri di urbanizzazione (un contributo alle effettive spese che il Comune dovrebbe sostenere per realizzare le strade, i marciapiedi, le condotte idriche e fognanti, i parchi, etc;), ma si paga il costo effettivo della realizzazione di dette opere in base alla volumetria edificabile di ogni singolo membro del comparto.
In data 16 luglio 2019 è successo quello che in molti pensavano impossibile, con sentenza n. 07913/2019 (pubblicata il 20/11/2019) il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha accolto il ricorso fatto dalla Regione Puglia e respinge il ricorso vinto in primo grado dal Comune di Pulsano. In definitiva il Piano Urbanistico Generale del Comune di Pulsano è stato bocciato e quindi è tutto da rifare, ma cosa ancora più grave è che terreni oggi edificabili torneranno ad essere agricoli, alcuni edifici di nuova costruzione potrebbero risultare non in regola perchè costruiti su terreni che non permettono con la bocciatura del piano l'edificabilità, etc.
Questo significa che:
1) il Comune di Pulsano oggi non possiede un Piano di Urbanizzazione;
2) chi ha acquistato terreni edificabili oggi potrebbe ritrovarsi con un terreno agricolo con un valore commerciale molto più basso e che non prevede più l'edificabilità;
3) il Comune di Pulsano rischia di dover restituire a cittadini che si sono trovati nella situazione descritta nel punto 2) la differenza tra i costi di tassazione di un terreno edificabile con quello agricolo;
4) etc;
La situazione nel Comune di Pulsano peggiora di giorno in giorno.
Un Comune ormai ufficialmente in pre-dissesto, Amministrato da più di 25 anni in modo fallimentare, dove invece di pensare a risolvere le problematiche di tutti i giorni (come il rifacimento del manto stradale, fornire i servizi primari di urbanizzazione, etc;), in vari amministratori comunali che si sono susseguiti hanno speso il loro tempo ed il denaro delle casse comunali a realizzare progetti che non possono coesistere con il nostro territorio e quindi tutti bocciati o non realizzati (ad esempio il progetto per il campo da golf, il progetto per realizzare un porto turistico, il P.U.G., studio di fattibilità per realizzare un impianto di biogas/compostaggio, etc). L'unico grande progetto che è stato realizzato ma ancora non completato, nonostante abbiano speso quasi quattro volte di più di quanto era previsto inizialmente, è il nuovo impianto di depurazione consortile che essendo stato realizzato a monte del paese anziche a valle, come se la cacca magicamente percorresse un senso contrario alla forza di gravità, presenta ancora oggi diverse problematiche.
Pulsano ora più che mai si trova in uno stato di confusione ed a pagarne le conseguenze saranno, come sempre, i cittadini.
Credo sia arrivato il momento per chi amministra il nostro comune di rassegnare le proprie dimissioni.
Renato PETRALIA
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