22.11.2019 - Le mareggiate di questi ultmi giorni hanno scoperto nuovi reperti archeologici a Marina di Pulsano.
Strutture architettoniche antiche, stradine fatte di cocci, possibili mura di abitazioni e pavimentazioni a mosaico rivestono parte della nostra costa, ma ad oggi nessuno si è voluto fare carico di scavare e studiare il nostro passato. La storia di Pulsano e non solo.
Molti studiosi ritengono che il primo vero insediamento nel tarantino è quello tra Lido Silvana e Baia Serrone a Marina di Pulsano, ma non essendo stato effettuato uno scavo sistematico dell'intera area non è possibile stabilire quale sia la data certa a cui risalgono dette strutture.
L'Associazione Minerva Archeologia nel 2010 avanzo un progetto di riqualificazione dell'intero sito che fu inizialmente patrocinato con delibera di giunta n. 199 del 28 dicembre 2010 dal Comune di Pulsano e successivamente, una volta pronto il progetto, fu rifiutato dalla stessa Amministrazione perchè aveva indetto un bando per realizzare un chiosco sulla stessa area.
Un errore madornale che a portato l'Associazione Minerva Archeologia a diffidare il Sindaco di Pulsano. Il Comune avrebbe potuto valutare l'opportunità di realizzare il parco archeologico proposto dall'Associazione e, allo stesso tempo, realizzare il chiosco in un'area non interessata agli scavi. Ma non è andata così.
Oggi affiorano da sotto la sabbia nuovi reperti, la nostra storia, la storia di un paese che in molti preferiscono tenere nascosta. Alcuni reperti sono coperti da un telo bianco, probabilmente posto lì dopo gli scavi affettuati nel 2013 dalla Soprintendenza di Taranto che hanno portato all'asportazione di due vasche con pavimentazione a mosaico che a causa dell'erosione della costa rischiavano di finire in mare e che sono ora custodite in alcuni locali del Comune di Pulsano.
Perchè? Perchè nessuno vuole conosce il nostro passato?
Si potrebbe riscrivere la storia di Taranto.
Tante sono le lettere scritte dal Sottoscritto alla Soprintendenza di Taranto, agli ex. Assessori Regionali Amati e Barbanente, all'ex Ministro Bray, etc. Il sito Archeologico di Pulsano è stato portato in Parlamento dal Portavoce per il M5S alla Camera l'On. Cosiomo Patronelli, ma nonostante ciò, nulla è stato fatto.
Oggi mi ritrovo a sollecitare le istituzioni per evitare che questi reperti archeologici vadano persi per sempre in mare a causa dell'erosione della costa, visto che nessuno interviene per mettere in sicurezza l'intero sito.
La Regione Puglia in passato mise a disposizione dei fondi per realizzare delle bariere per evitare l'erosione della costa, ma il Comune di Pulsano non presentò progetti da poter finanziare.
La mia speranza e che un giorno si possa riuscire a ricostruire la storia del nostroamato paese. Un Sito che potrebbe diventare attrazione turistica per molti curiosi dell'archeologia e che, come già detto sopra, potrebbe riscrivere la storia di Taranto.
Renato PETRALIA
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