05.11.2019 - Oggi, in data 05 novembre 2019, io Renato PETRALIA mi vedo costretto a rassegnare le mie dimissioni da Componente del Direttivo del Comitato "Pulsano Terra Nostra".
Il Comitato "Pulsano Terra Nostra" si è costituito in data 15 aprile 2019 come Comitato volontario LIBERO, SPONTANEO, APARTITICO.
Lo scopo perseguito da detto Comitato è descritto nell’art. 3 dello Statuto del Comitato: “Il Comitato è costituito quale organizzazione, senza scopo di lucro, di utilità sociale ed è una iniziativa autonoma, pluralista, apartitica, volontaria, democratica, Ha lo scopo di studiare e diffondere le tematiche e le problematiche dell’ambiente, di concorrere a tutelare le bellezze paesaggistiche e naturali nonché le potenzialità turistiche ed agricole del territorio del Comune di Pulsano, difendere e preservare la sicurezza e la salute dei cittadini, nonché la qualità della vita di questi, con particolare riferimento ai disagi ed ai danni derivanti dall’insediamento dell’impianto di compostaggio in agro di Pulsano”.
Questo articolo contiene la parola chiave “APARTITICA” che ha convinto molti cittadini di Pulsano e Leporano ad unirsi al Comitato per difendere il diritto alla salute e il diritto della tutela del territorio, rispettivamente sanciti nell’art. 32 e nell’art. 9 della Costituzione italiana:
Art. 32: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Art. 9: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica [cfr. artt. 33, 34].
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Con l’avvicinarsi delle elezioni Regionali in Puglia, alcuni componenti del Direttivo, hanno cercato di approfittare del grande successo ottenuto dal Comitato per pubblicizzare un determinato partito politico e cercando di creare uno scudo in difesa del Governo Regionale, allo stesso tempo hanno provato a convogliare tutte le colpe sull’Amministrazione Comunale di Pulsano.
Per questo motivo, in parte, aveva ragione il Sindaco di Pulsano Francesco Lupoli nell’affermare che il Comitato “Pulsano Terra Nostra” era politicizzato.
Dico “in parte” perché proprio questo atteggiamento di alcuni componenti ha portato ad una frattura interna all’interno dei Componenti del Direttivo.
Dalla scissione in due parti del Direttivo, in data 15 luglio 2019, ne sono conseguite le dimissioni irrevocabili di un componente del Direttivo, comunicate per via telematiche, così come previsto nell’art. 14 dello Statuto, facendo scendere a 10 i membri del Direttivo.
Per tutto il periodo estivo il Comitato si è fermato fino a quando, in data 7 ottobre 2019, qualcuno ha pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale del Comitato “Pulsano Terra Nostra” a nome dello stesso Comitato un post che faceva riferimento ad un partito in particolare, configurandolo come un netto messaggio di propaganda elettorale.
Mi sono immediatamente dissociato da questo messaggio e raccogliendo le varie lamentele degli associati, ho promesso loro che avrei chiesto l’esclusione dell’autore del post. In data 8 ottobre 2019 ho presentato una richiesta urgente di esclusione e sospensione preventiva così come previsto dall’art. 7 detto Statuto di chi aveva violato lo Statuto e tradito la fiducia degli iscritti.
Art 7 - ESCLUSIONE DEGLI ASSOCIATI
I promotori e/o gli aderenti che contravvengano ai doveri indicati dal presente Statuto possono essere esclusi dal Comitato con delibera del Consiglio Direttivo previa richiesta di comunicazione scritta contenente eventuali giustificazioni, da inviarsi al domicilio dell’aderente almeno trenta giorni prima della delibera di esclusione.
L’esclusione è prevista per i seguenti casi:
- inadempimento degli obblighi assunti da parte del promotore a favore del Comitato;
- inosservanza delle disposizioni dello Statuto, di eventuali regolamenti o delle delibere e degli organi sociali.
In pari data è arrivata l’auto sospensione del sottoscritto ed altri 4 Componenti del Direttivo, facendo a scendere a 5 i componenti attivi dello stesso Direttivo, quindi a meno della metà di quelli previsti da statuto.
In violazione a quanto previsto dallo stesso art. 7 che prevede che l’esclusione può essere discussa previa richiesta di comunicazione scritta contenente eventuali giustificazioni, da inviarsi al domicilio dell’aderente almeno trenta giorni prima della delibera di esclusione, il Presidente ha convocato il Consiglio Direttivo, in data 9 ottobre 2019 alle ore 16.00, per mettere ai voti la mia proposta di esclusione. Immediatamente è stato fatto presente da diversi componenti del Direttivo che questa convocazione violava lo Statuto e che l’orario rendeva impossibile la presenza di molti perché ancora a lavoro.
Nonostante ciò il Presidente, perseverando nell’errore, ha imposto questo incontro a cui hanno partecipato solo 5 degli 11 componenti. Tra questi vi era anche il componente per il quale si era chiesta l’esclusione e la sospensione preventiva. Inoltre, si è presentato a detta assemblea, senza averne titolo, il Componente del Direttivo che in data 15 luglio 2019 si era dimesso.
Nonostante la mia assenza, quindi senza ascoltare le motivazioni che mi avevano portato a presentare detta richiesta urgente e nonostante non avessero i numeri per deliberare, la proposta è stata messa ai voti e respinta. La cosa ancor più grave è che alle votazioni hanno partecipato anche il Componente che si era dimesso e l’interessato all’esclusione che non poteva votare per decidere la sua colpevolezza, come se dinanzi al giudice un colpevole di un reato vota per la sua innocenza. Ma non solo, nella stessa assemblea è stata presentata una richiesta di esclusione del sottoscritto.
Violando ancora una volta l’art. 7 dello Statuto, visto che al mio domicilio non è arrivata nessuna comunicazione, alle ore 9.37 di oggi, il Presidente mi ha informato che questa sera si sarebbe riunito il Consiglio Direttivo per discutere della mia esclusione.
A questo punto mi vedo costretto a dare le mie dimissioni vista la chiara e netta presa di posizione di una parte del Direttivo in favore di un partito politico.
Non accetto che si prendano in giro i cittadini sfruttando la loro preoccupazione e disperazione per portare consensi vero un partito politico.
Nonostante ciò, la mia posizione nei confronti dell’impianto di biogas/compostaggio rimane la stessa:
NO ALL’IMPIANTO DI BIOGAS/COMPOSTAGGIO A PULSANO.
TUTELIAMO LA SALUTE DEI NOSTRI FIGLI.
NESSUN RIMPIANTO PER IL LORO FUTURO.
COSTRUIAMO UNA PULSANO SOSTENIBILE.
Renato PETRALIA
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