27.06.2020 - Mentre in Italia si cerca di ripartire dopo il lockdown dovuto all’emergenza Coronavirus a Pulsano resta ancora tutto fermo.
I cittadini aspettano ancora il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) promesso dall’Assessore Laterza più di dieci mesi fa che avrebbe dovuto sbloccare il settore dell’edilizia e ridare a molte proprietà private il valore che avevano con il vecchio PUG. PUG quest’ultimo bocciato dalla Regione Puglia nel 2005 e bocciato definitivamente il 16 luglio 2019 dal Consiglio di Stato. Vecchio PUG che fu presentato nel 2004 con l’Amministrazione Laterza dove l’attuale Assessore all’Urbanistica il dottor Luigi Laterza ricopriva la carica di Sindaco del Comune di Pulsano.
Una promessa non mantenuta che continua a creare grossissimi disagi a molti cittadini di Pulsano e tiene fermo un intero settore, quello dell’edilizia, andando ulteriormente a pesare su una situazione economica disastrosa dovuta al periodo di lockdown che sta mettendo in serie difficoltà molte aziende e famiglie.
Terreni che da un giorno all’altro sono passati da edificabili ad agricoli, terreni questi dove il Comune di Pulsano, per diversi anni, ha preteso il pagamento di tasse non dovute e ancora non rimborsate ai cittadini, famiglie che hanno investito i propri risparmi su terreni edificabili per poter realizzare il sogno di una vita, cioè costruire un’abitazione, che ora si trovano ad aver speso 70/80mila euro e anche di più per terreni che sono tornati ad essere agricoli e sul quale non si può più edificare.
Ma non finisce qui, il Sindaco Francesco Lupoli, prima del lockdown annunciava su diverse testate giornalistiche l’arrivo di finanziamenti pari a 390mila euro per il rifacimento del manto stradale e messa in sicurezza di alcune vie del paese, lavori questi che dopo 6 mesi ancora non sono iniziati.
Le strade di Pulsano sono sempre più simili a delle mulattiere piene di buche e manto stradale assente in più punti, sterpaglie che hanno completamente ricoperto aiuole e marciapiedi dove presenti, discariche abusive in diversi punti del paese e terreni incolti pieni di rifiuti e sterpaglie, molti di questi, negli ultimi giorni sono stati interessati da incendi importanti dove le fiamme sono state estinte solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco.
Un Comune quello di Pulsano che per decine di anni è stato amministrato dalle stesse persone, eccetto qualche faccia nuova di contorno, che hanno portato le casse comunali in una situazione di predissesto e hanno fatto sì che sull’intero territorio regnasse una situazione di degrado e abbandono.
Un Comune questo nel quale, già lo scorso anno, doveva essere dichiarato lo stato di dissesto, dove non è arrivata l’ufficialità solo perché l’attuale amministrazione, dopo la seconda bocciatura del bilancio preventivo da parte del revisore dei conti, ha pensato bene di inserire nella previsione di bilancio le royalties che il Comune avrebbe dovuto introitare da parte di un mega impianto di biogas (compostaggio) da 60mila tonnellate che doveva nascere alle porte del paese ed a pochi metri dalle scuole e dal centro abitato. Impianto questo che solo grazie alle manifestazioni in piazza da parte di numerosi cittadini di Pulsano, Leporano e degli altri comuni limitrofi, compresi anche i residenti nel Comune di Taranto, e grazie all’intervento dell’Onorevole Giovanni Vianello (M5S), il Consigliere Regionale Marco Galante (M5S) e dell’Assessore Regionale Cosimo Borraccino (Senso Civico) che hanno portato il Sindaco di Pulsano a tornare sui suoi passi, non verrà realizzato facendo venire meno le royalties che hanno permesso nel 2019 al revisore dei conti di accettare il bilancio preventivo del Comune di Pulsano evitando così il dissesto.
Ora senza le royalties e una situazione debitoria delle casse comunali in continua crescita, sembra quasi inevitabile il fallimento del Comune di Pulsano. Il Sindaco Lupoli in diverse dirette facebook ha fatto cenno a questo rischio incolpando lo stato di emergenza dovuto al Coronavirus, senza che questo incidesse veramente su una situazione debitoria già presente da diversi anni nel Comune di Pulsano.
Ricordo, inoltre, che il Comune di Pulsano ha attivo un mutuo con le Casse dello Stato aperto negli anni passati per evitare proprio il dissesto e che i cittadini di Pulsano dovranno pagare attraverso i vari tributi fino al 2045.
A tutto questo, si aggiunge l’assenza di un idoneo servizio di raccolta differenziata che porta Pulsano ad essere uno dei pochissimi comuni del capoluogo jonico che ancora non ha avviato detto servizio.
Pulsano è un Comune di circa 11mila abitanti che grazie al suo magnifico paesaggio, al bellissimo mare, ad una fiorente agricoltura e alle numerose seconde case situate sulla marina poteva vivere di rendita, ma si trova a vivere nel degrado e in una situazione di predissesto prossima al dissesto.
L’unica causa di questo fallimento sono decenni di cattiva amministrazione e pessima gestione della cosa pubblica.
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